Non solo il mondo del food e quello della moda strizzano l’occhio a uno stile di vita cruelty free. Anche la cosmesi è sempre più amica dell’ambiente e degli animali. A fornire dati interessanti sull’argomento è stato Uala.it, il sito dedicato al mondo beauty che, attraverso uno studio sulla bellezza sostenibile in Italia, ha fatto luce su come sia cresciuta l’attenzione verso la cosmesi bio e vegan.
Bellezza sostenibile: l’indagine di Uala.it
Proprio così, i consumatori vogliono prendersi cura del proprio corpo prediligendo comportamenti responsabili. “Le scelte verso uno stile di vita che non impatti sull’ambiente e sugli animali stanno investendo vari settori e sempre più riguardano anche il mondo della bellezza. Quello dei trattamenti sostenibili è un settore che sicuramente crescerà ancora, tanto che stimiamo un ulteriore incremento del 10% nel 2018” – ha dichiarato Alessandro Bruzzi, cofondatore e CEO di Uala.
I trattamenti più prenotati in Italia
Analizzando le prenotazioni su Uala.it, è emerso che i trattamenti più gettonati interessano tanto la pelle quanto i capelli. Nella lista figurano infatti il colore bio che elimina l’ammoniaca e il bio scrub che sostituisce i micro granuli in plastica con quelli di jojoba, noccioli di frutta o sale marino. Che dire poi della cheratina? Al bando crine, corni e zoccoli di animale. La versione bio predilige cheratine che utilizzano amminoacidi vegetali identici a quelli contenuti nei capelli umani come arginina, serina e treonina.
I saloni di bellezza sono sempre più green
Ad essere in un aumento sono anche i saloni che si tingono di verde. Secondo Uala, nell’ultimo anno, si è registrato un incremento del 7% per quel che concerne le realtà che scelgono di avvalersi di prodotti sostenibili. Il discorso interessa soprattutto il nord Italia.
Quanto costa la bellezza etica?
A maggiore qualità corrisponde, ovviamente, un costo superiore. Come rivela infatti l’indagine, i trattamenti etici costano il 17% in più rispetto a quelli tradizionali. Una spesa che, a quanto pare, non pesa così tanto sul portafoglio degli italiani. Sono infatti disposti a spendere di più pur di utilizzare prodotti vegani e non testati sugli animali.