Spingersi oltre il limite grazie a passione, determinazione e grande spirito d’avventura. Sono i requisiti minimi per partecipare alla temibile Marathon des Sables – detta anche Maratona des Arenas – in programma in Perù dal 28 al 4 dicembre. La maratona delle sabbie non è una gara qualunque, ma un’esperienza che mette alla prova l’atleta e anche l’uomo. Si è infatti chiamati a percorrere a piedi 250 chilometri nel deserto Ica, tra Nasca e Paracas, attraversando una delle regioni più aride del Paese sudamericano. Con temperature estreme – spesso oltre 50 gradi – dune, altopiani sabbiosi, in un lembo di terra tanto affascinante quanto insidioso. Racchiuso tra l’Oceano Pacifico e la cordigliera delle Ande. Roba da veri superman.
Una marathon per veri superman
A rendere ancora più estrema la Marathon des Sables – che si sposta per la prima volta in Perù dopo 33 edizioni in Marocco – ci sono anche rigide regole. Durante le 6 tappe da percorrere – di cui una non stop della durata di oltre 24 ore – gli atleti dovranno provvedere autonomamente al cibo. E di quanto altro occorre per la propria sopravvivenza. Nello zaino – di peso non inferiore ai 6,5 e non superiore ai 15 – dovrà esserci tra l’altro cibo, un coltello, una torcia con batteria di riserva, disinfettanti e crema solare. Se il kit è incompleto si verrà penalizzati. E lo stesso potrebbe accadere nel caso in cui non si abbia cibo equivalente ad almeno 2000 calorie giornaliere. Che viene considerata la quantità minima per sopravvivere allo sforzo fisico. L’organizzazione fornirà invece l’acqua. Non più di 12,5 litri al giorno per persona, che raddoppiano nella tappa non-stop.
Oltre all’aspetto competitivo c’è anche la volontà di scoprire le bellezze naturali e culturali del Perù. Nel Paese sudamericano esistono 12 luoghi Patrimonio dell’Unesco. E il percorso della Marathon des Sables, approvato dal locale Ministero dell’Ambiente, dovrà rispettare e valorizzare questo patrimonio.