Quando si vive con altre persone, siano esse un figli o parenti, partner, coinquilini, è fondamentale condividere le faccende domestiche. Ogni membro del nucleo deve contribuire in qualche modo alla gestione della casa. Non c’è bisogno nel 2017-quasi 2018- di specificare che non può gravare tutto sulle donne vero?
Se ogni abitante della casa contribuisce a pulire, lavare, riordinare, cucinare nessuno dovrà fare i salti mortali per vivere in un ambiente accogliente e igienico. Molti compiti richiedono letteralmente 1 minuto per essere svolti. Altri sono assolutamente a portata di bambino. Ci sono dei piccoli gesti che possono contribuire molto a rendere le faccende domestiche più leggere: chiedete ad ogni membro della famiglia di farli ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Regole d’oro per condividere le faccende domestiche
Per cominciare, per esempio, tutti hanno tempo e modo di buttare la spazzatura uscendo. Ma chi lo fa, deve rispettare una regola importante: mettere un nuovo sacco per l’immondizia. Chi carica e accende la lavatrice, deve anche incaricarsi di svuotarla e stendere i vestiti, a meno che non si siano presi accordi (espliciti!) differenti. Chi finisce la carta igienica deve, perentoriamente, rimpiazzarla con un nuovo rotolo. Chi si asciuga i capelli sul lavello, li deve togliere prima che finiscano nello scarico (o prima che ci pensi qualcun altro).
E’ inoltre un gesto rapidissimo, ma che risparmia olio di gomito a chi farà poi le pulizie, risciacquare la vasca da bagno o la doccia dopo che le si utilizza. Per togliere residui di pelle, capelli, schiuma che seccandosi lasciano brutti aloni di sporcizia. Allo stesso modo, chi cucina deve poi ripulire il ripiano utilizzato. Quando si finisce di mangiare, si carica la lavastoviglie: e se è ancora piena, bisogna svuotarla. Ci vogliono 5 minuti in tutto. Possibilmente, chi entra in casa dovrà togliere le scarpe in modo da non sporcare il pavimento, oppure spazzare se perde terriccio.