“Cosa vuoi fare da grande? Voglio un lavoro online!” Una conversazione che potreste trovarvi a fare con i vostri figli tra qualche anno, almeno a giudicare dal sondaggio promosso da Sanpellegrino Campus – condotto con metodologia WOA (web opinion analysis). I giovani sperano di trovare un lavoro online, e molti di loro lo faranno.
Oggigiorno sono molte le professioni digitali. Lavorare con i social network o nell’e-commerce, diventare un influencer, creare app, aprire siti di successo. Specializzarsi in grafica, scrittura, pubblicità, in prodotti multimediali. L’era tecnologica in cui viviamo influenza i sogni professionali degli studenti, ed è destinata ad ampliare i loro orizzonti digitali sempre di più. L’Italia non vive un momento roseo per quanto riguarda l’occupazione giovanile, ma i ragazzi che guardano al futuro sognano un lavoro online. Ecco cosa è emerso dall’indagine sulle speranze, le ambizioni, le aspettative nei confronti del mondo del lavoro.
Lavoro online auspicato da un giovane su 2
Secondo le opinioni raccolte tra studenti e studentesse dai 18 ai 30 anni (2000 soggetti) attraverso il monitoraggio dei principali social network, siti specializzati e community online, in cima alle preferenze sulla professione auspicata c’è il social media manager e il content manager (59%), figure in pieno boom. Segue l’ambizione di diventare SEO (46%), analista (41%) ed esperto di e-commerce (36%). Ma anche diventare influencer è un sogno nel cassetto di molti (38%).
La maggioranza degli studenti gradirebbe un lavoro concettuale più che pratico (63%). Ma auspica principalmente ad essere soddisfatto dal punto di vista professionale (48%). Non manca chi punta a guadagnare molti soldi (51%). Purtroppo, appena il 37% è ottimista sul fatto di riuscire a trovare il lavoro desiderato o perlomeno in linea con il proprio percorso di studi.
I mestieri tradizionali – avvocato, ingegnere, commercialista – vengono visti di difficile accesso. Legate ad essi vengono riscontrate diverse difficoltà: un ricambio generazionale lento (35%), un sistema percepito come vecchio (32%) e non in grado di innovarsi (37%). Tuttavia tra le professioni ‘tradizionali’ rimangono vive le ambizioni che i format televisivi mettono in risalto. Come lo chef, l’interior designer, ma anche il restauratore (e in particolare di automobili d’epoca).
Ma lascerebbero l’Italia per andare all’estero? Il 47% degli studenti partirebbe volentieri per cercare opportunità di lungo termine. Il 52% invece non lascerebbe l’Italia, proprio perché ritiene che le professioni del futuro saranno sul web. E, quindi, si potrà lavorare con importanti aziende anche da casa, dal bar, e, perché no, dall’amaca in riva al mare. Tra i desideri più audaci (ma non impossibili) ci sono professioni come diventare custodi di isole tropicali incontaminate (21%). Viaggiare alla scoperta di posti inesplorati da recensire (16%). Fare da tester di luoghi e oggetti extralusso come auto o hotel (6%).