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Asociali o innamorati: due effetti dell’ossitocina

L’ormone dell’amore agisce rinforzando le esperienze esterne. Sia quelle positive che quelle negative

timidezza rende asociali
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Innamorati o asociali. Aperti al mondo esterno o chiusi in sé stessi. A provocare i due atteggiamenti lo stesso ormone: l’ossitocina.

Asociali anche a causa all’ossitocina

A seconda che l’ossitona agisca sul nucleus accumbens o sul nucleo del letto della stria terminale, può produrre effetti pro o anti-sociali. È questo il risultato scientifico a cui giunge uno studio pubblicato su Biological Psychiatry.

L’ossitocina ci fa innamorare, crea un legame speciale tra madre e figlio e promuove l’intesa sessuale con il partner. Ma l’azione di questo ormone prodotto dall’ipotalamo non finisce qui. Gioca un ruolo chiave nelle relazioni sociali, anche respingendole. È in questo caso, inaspettatamente ci rende asociali.

Gli studiosi hanno eseguito gli esperimenti su topi. Dopo essere stati sottoposti a eventi stressanti, gli animali si isolano rifiutando relazioni con l’esterno. Anche diffidando dei loro simili. Il comportamento asociale può essere corretto con una singola dose di un farmaco capace di inibire la produzione di ossitocina.

L’ossitocina agisce su due differenti regioni del cervello

Siamo abituati alla cura di atteggiamenti asociali tramite farmaci. Il risultato di questa ricerca rende noti gli effetti dell’ossitocina simile a quelli del Prozac. Ma a differenza dello psicofarmaco, l’ormone dell’amore agisce più in fretta.

Gli autori dello studio spiegano come l’ossitocina intervenga amplificando gli effetti delle esperienze sociali. Incoraggiando o scoraggiando, a seconda dei casi, le relazioni con il prossimo. L’ormone delle coccole e della condivisione, può prendere anche altre strade. Per esempio provocando il rifiuto verso il prossimo rendendoci asociali.

Come fa lo stesso ormone ad avere effetti così diversi su di noi? Due regioni del cervello sono sensibili alla stimolazione dell’ossitocina. Il nucleo del letto della stria terminale (Bnst), la regione che controlla l’ansia, e il nucleus accumbens, la regione che interviene nei processi di ricompensa e motivazione. Iniettando un inibitore dell’ossitocina nel Bnst, ma non nel nucleus accumbens, si possono invertire gli effetti dello stress sui comportamenti sociali. Quando invece l’ossitocina agisce su nucleus accumbens la socialità ne guadagna.

Dipende dunque dalle parti del cervello su cui agisce l’ormone dell’amore. E dalle esperienze che vengono vissute.

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