Ha un storia lunga, e una provenienza geografica particolare. E’ stato simbolo di sottoculture giovanili, ma ha fatto parte anche del mondo militare. La vita del parka è lunga e avventurosa, tanto che questo capospalla merita di essere chiamato per nome, e non semplicemente ‘giacca invernale’. Ora che l’inverno è sempre più vicino, la caccia al capo di stagione è aperta, e tra i capofila delle fila delle tendenze c’è sicuramente il parka. Anche se, a dire il vero, non mancano le sue versioni di mezza stagione. Animo sportivo e casual, personalità da oggetto cult. Ecco alcune proposte per l’autunno inverno 2017 2018.
Il parka tra icona estetica e funzionalità
All’interno della sua prima collezione Fall donna 2017, Woolrich ha presentato il proprio capo iconico, l’Artic Parka DF nella variante colore Pink. Un rosa tenue, quasi crema, pensato per una donna che cerca l’abbigliamento easy chic. Perfetto per il guardaroba urbano, ma allo stesso tempo performante. Comodo ma sofisticato. Leggero e trasversale, la silhouette morbida conferisce un tocco glamour mentre i tessuti prestano, come da DNA del brand, la consueta attenzione alla tecnicità.
Praticità e femminilità, comfort e glamour: l’armonia tra il capospalla performante e trendy vive anche nelle proposte U.S. Polo Assn. Il brand propone per il prossimo inverno parka che con inserti in soffice eco-pelliccia e hooded jacket in tessuti tecnici e metallizzati. Anche per l’uomo e per i bambini.
Il parka oltre le epoche e i confini geografici
Il parka ha cominciato la sua strada partendo da molto lontano. Dalle terre glaciali abitate dagli eschimesi, primi ‘designer’ di questo capospalla. Un tempo realizzato con pelli e pellicce animali, quando ha fatto il salto dall’Artico alle vetrine dei negozi si è trasformato grazie a tessuti sintetici che lo hanno reso impermeabile, traspirante, e ha aggiunto al suo interno la lana per continuare ad essere caldo.
Le sue peculiarità lo hanno reso il capo perfetto per il mondo militare, ma anche per quello sportivo. E, curiosamente, per i lavoratori nelle celle frigorifere del Meatpacking District di New York. Oggi quartiere super trendy, un tempo zona di macellerie i cui lavoratori avevano bisogno di capi caldi e leggeri per potersi muovere con facilità. Ci hanno poi pensato le mode di strada a renderlo cool: prima i Mod londinesi, poi il grunge e il rock anni ’90. Oggi gli hipster. Una storia lunga insomma, sicuramente ancora non terminata.