Gf Vip, quarta puntata: l’ora della gogna scatta ed è il tempo di reguardire, raddrizzare, disciplinare tutti i concorrenti per alcuni comportamenti offensivi e fuori dalle righe tenuti all’interno del reality show. Per Marco Predolin, colpevole di una bestemmia, scatta l’espulsione. Per Giulia De Lellis, che si era lasciata andare a frasi offensive nei confronti della comunità gay, ci pensa Alfonso Signorini a cospargerle il capo di cenere. O di mazzate mediatiche che dir si voglia, visto che la concorrente, sicuramente non il massimo della sensibilità e dell’ampiezza di vedute, viene strigliata al grido di: ‘Ignorante, leggi di più’.
Gf Vip: dopo un mese, promossi e bocciati
Dopo quasi un mese di permanenza nella Casa di Canale 5, i concorrenti fanno i conti con il giudizio di pubblico e opinionisti in studio. I temi sono l’omofobia e il disprezzo ingiurioso della religione. E su questi argomenti non siamo affatto di fronte a pareri leggeri, al giudizio di un occhio che tutto vede e perdona; al contrario il tribunale popolare è implacabile e non concede un secondo appello.
Gf Vip: il personaggio della settimana è la gogna
Non è la prima volta che un concorrente viene espulso o messo alla berlina per le proprie idee. Come non si tratta del primo episodio televisivo in cui è il web, e la massa critica da esso rappresentato, a infuriarsi per un’espressione o un comportamento considerato lesivo della dignità altrui. L’impressione di ieri sera è che a parità di offesa la religione batta i diritti civili; visto che per un concorrente espulso l’altro rimane invece in gara libero di stigmatizzare la comunità omosessuale o dichiarare il proprio disgusto di fronte alle persone gay. Misteri del programma. O della vita. Dove ancora una volta pesa di più il giudizio della maggioranza cattolica piuttosto che della minoranza civile. In realtà le due cose dovrebbero coincidere.
Del resto è il paradosso della TV verità. Come celebrità sei ammesso al programma solo se accetti di dire e mostrarti senza filtri. Con il successivo carico di ignoranze, pensieri superficiali e offensivi. Non che questo sia giustificabile, ma quando il concorrente cade, lo stesso programma che ne ha sfruttato fino a qui la visibilità fa scattare il tritacarne dell’opinione pubblica. Alla quale concede lo scalpo del malcapitato di turno per rabbonire critiche, malumori e sensibilità tradite.
Gf Vip: il filtro è dal basso
Ciò dimostra che da una parte il filtro in TV esiste ancora e chi incespica paga un caro prezzo. Non si può dire o fare tutto. Nonostante l’onnipresente occhio che osserva e manda in onda il privato ventiquattr’ore su ventiquattro, non conceda in diretta il tempo di censurare, mediare, eliminare lo scorretto che è nel mondo. Così però, il giudizio negativo di una singola persona, come avverrebbe nella vita vera, diventa invece lo stigma di milioni. Che distratti dalla pagliuzza negli occhi dell’altro non vedono la trave che abita il proprio. C’est la vie. C’est le Gf Vip.