L’INGREDIENTE DEL MILLEFOGLIE CON RAGU’ DI PASTA DI SALAME FRESCA – Il riso (Oryza sativa) è un cereale appartenente alla famiglia delle graminacee. Si tratta di un alimento rinfrescante e disintossicante. Possiede sia proprietà astringenti, sia altre di stimolo all’evacuazione intestinale, in quest’ultimo caso quando è integrale. Inoltre è consigliato in quanto altamente digeribile.
LA RICETTA Millefoglie di riso croccante con ragù di pasta di salame fresca
LA DIFFICOLTA’ media
INGREDIENTI PER 10 PERSONE
g 700 riso Arborio, g 50 cipolla, g 250 burro, 10 cl vino bianco secco, litri 2 di brodo, g 200 grana padano, g 80 tuorlo d’uovo.
Per il ragù: g 500 pasta di salame fresca, g 100 carote, g 50 cipolle, g 50 sedano, g 50 concentrato di pomodoro, g 200 pomodori pelati, cl 20 vino rosso. Salvia, alloro, chiodi di garofano q.b.
TEMPI DI PREPARAZIONE: 80 minuti
LO SVOLGIMENTO Preparare un normale risotto con gli ingredienti citati. Tenere leggermente al dente e procedere con la mantecatura. Stendere il riso così ottenuto su un vassoio tenendo lo spessore di mezzo centimetro. Preparare un normale ragù con la pasta di salame fresca. Tagliare a quadrotti il riso. Passarli in forno e gratinare. Disporre al centro del piatto uno strato di riso, sovrapporre uno strato di ragù e ripetere l’operazione due volte.
PERCHE’ “PIATTO DEL BUON RICORDO”? Il territorio compreso tra Milano, Lecco, Como e la provincia di Monza e della Brianza è particolarmente famoso per la sua produzione di formaggi e salumi. Tra questi proprio il Salame Brianza DOP, considerato da molti il re dei salami lombardi. Le sue origini risalgono addirittura al Medioevo, quando lo lavoravano i frati dei monasteri lombardi. Tuttavia le prime tracce certificate compaiono in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi.
LA FIRMA DELLA RICETTA Il Ristorante La Piana, aperto da più di vent’anni, si trova nel cuore di Carate Brianza, all’interno di un’antica corte lombarda. Gilberto Farina ha ricreato un locale d’atmosfera: muri a vista, travi in legno e una pergola per pranzare all’aperto con la tranquillità di un tempo. La cucina è lombarda e lariana, con tutti i classici e certi piatti ‘dimenticati’. Poi si scopre una cantina con 400 etichette a prevalenza regionale, dove far conversazione attorno ad un aperitivo o ad un distillato d’autore.