Mettendo a confronto un supermercato europeo con uno americano il posto occupato dalle uova risulta una delle tante differenze. In Europa, e quindi anche in Italia, queste sono sistemate in uno scaffale laterale, in genere in prossimità dei prodotti a base di latticini. Come il latte a lunga conservazione o la panna da cucina, entrambi non bisognosi della conservazione in frigo. Negli Stati Uniti, invece, la legge obbliga la conservazione delle uova nei banchi frigo a non più di 7,2 gradi centigradi. Tutto questo per ridurre il rischio di salmonellosi.
In America le uova vanno in frigo per ridurre il rischio di salmonellosi
Per via della salmonellosi, la più comune delle infezioni alimentari. La salmonella, il batterio che causa la salmonellosi, riesce a produrre infezione attraverso due vie diverse. O infettando la gallina che deposita l’uovo, o contaminando quest’ultimo allorché entra a contatto con le feci di una gallina infetta.
Per una maggiore chiarezza e più facile comprensione è opportuno conoscere anche le differenze circa il modo di attivare gli allevamenti nei due continenti. Così, mentre in Europa i volatili sono liberi di muoversi in uno spazio abbastanza ampio, con i cosiddetti “allevamenti a terra”, negli Stati Uniti, invece, sono molto più diffusi gli allevamenti intensivi. Qui gli spazi ridotti e, pertanto, la distanza piuttosto ravvicinata dei volatili, galline e polli, facilitano il contatto delle uova di una gallina sana con le feci di una gallina infetta.
La contaminazione però richiede un bel po’ di tempo. Infatti i batteri della salmonella, una volta giunti sul guscio, non facilmente lo penetrano per renderlo infetto. Sfruttando questi momenti gli allevatori americani si attivano per disinfettare le uova appena deposte sottoponendole ad una specie di “doccia disinfettante”.
In Europa, quindi, si cerca di prevenire le possibilità di contagio allevando le galline in ampi spazi. Contro la salmonellosi vengono infatti utilizzate le vaccinazioni consigliate, seppur non obbligate, dalla Commissione Europea. Negli Stati Uniti, invece, il rischio di infezione viene affrontato in un secondo momento.
Salmonellosi: ci sono diversi metodi per evitarla…
Circa la doccia disinfettante americana, sono state individuate alcune difficoltà. La prima sottolineatura viene fatta nei confronti dello stesso liquido disinfettante che, non riuscendo a eliminare tutti i batteri, permette, in virtù dell’ambiente umido, una più rapida riproduzione della salmonella. Un altro inconveniente fa capo alle possibilità di fratture del guscio dell’uovo durante la doccia. In tale situazione la penetrazione dei batteri viene facilitata.
Comunque il freddo contribuisce a rallentare sia la crescita di batteri sia il degrado della parte interna dell’uovo, che, in tal modo, diviene meno vulnerabile alla salmonella. La ferma raccomandazione delle autorità sanitarie statunitensi, pertanto, consiste nel refrigerare le uova immediatamente dopo essere state lavate. E nel mantenerle a bassa temperatura fino al consumo.
D’altronde in un uovo tenuto fuori dopo essere stato conservato in frigo, facilmente si forma una condensa sul guscio. Questa può agevolare la riproduzione dei batteri e quindi aumentare i rischi di infezione. Questa sottolineatura è valida anche per noi europei che siamo soliti conservare le uova in frigo dopo l’acquisto al supermercato. E’ bene ricordarsi che l’uovo tolto dal frigo deve essere consumato al massimo entro due ore. Non di più.