Nutrire la pelle dopo l’estate non vuol dire consumare decine di flaconi di crema. L’idratazione dell’epidermide non passa (solo) dal numero di cosmetici utilizzati, ma anche dalla tavola. La pelle riflette come viviamo e cosa mangiamo.
Durante la stagione calda il corpo si priva di acqua. Fortunatamente alcuni cibi grassi possono nutrire la pelle profondamente. Sgombri, sardine, aringhe, salmoni e persino tonno in scatola sono l’ideale per correre ai ripari. Questi pesci rappresentano una fonte importante di omega 3, i “grassi buoni” essenziali per il corpo. Per godere di questi vantaggi, gli esperti consigliano di consumarne due porzioni a settimana.
Nutrire la pelle a tavola: mandorle, oli e noci
Il collagene funge da barriera per la pelle. E gli omega 3 servono per produrlo nel nostro organismo. Semi di lino, noci e frutti oleosi doi ogni genere possono essere la soluzione. Le vitamine A ed E che si trovano in oli, tuorli d’uovo, margarine vegetali e semi (mandorle, anacardi, nocciole) promuovono l’elasticità della pelle. Ma la rendono anche più liscia, luminosa.
È importante non cucinarli perché la maggior parte della frutta secca e dei semi non supporta la cottura rilasciando composti tossici. È quindi meglio consumarli crudi, aggiungendoli a insalate, carni, pasta o pesce.
Frutta e verdura: un pieno di idratazione
Per nutrire la pelle non possono mancare frutta e verdura. La vitamina A contenuta in alcuni frutti e verdure, permette di trasportare il grasso verso l’epidermide e contribuisce alla sua buona elasticità. Inoltre aumenta la dose di melanina, proteggendola.
Frutta e verdura sono potenti antiossidanti che aiutano la pelle a combattere danni come lo stress ossidativo causati dal sole, dall’inquinamento, e dalla salsedine. Sono da consumare quotidianamente per poter godere dei loro benefici e mantenere la pelle giovane. In particolar modo, frutta e verdura rossa e arancione svolgono azione benefiche anche a livello capillare. La luminosità della pelle passa anche attraverso una buona circolazione.