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Curriculum vitae: 10 consigli per attirare l’attenzione

Come attirare l’attenzione dei recruiter?

Curriculum vitae
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Curriculum vitae: ossia la nostra presentazione agli occhi del mondo professionale e lavorativo. La metafora per curarlo con attenzione è quella di un primo appuntamento. Come prima di uscire ci si veste con cura, scegliendo l’abito migliore, la pettinatura che si addice di più, così bisogna fare nel redigere il documento che descrive all’azienda chi siamo. Spenderci del tempo per lustrarlo a dovere. Eppure spesso mancano i consigli. Mentre nel mondo del beauty ognuno di noi saprebbe come migliorare lo sguardo tramite un trucco ad hoc. Niente paura. Esperti della formazione e recruiter sanno come consigliare il giovane in cerca di un posto di lavoro. Oppure l’esperto che vuole rinnovare la propria facciata professionale. I segreti sono qualità invece che quantità, specializzazione e tocco personale.

Curriculum vitae: 10 modi per non passare inosservati

Ali, Agenzia per il Lavoro italiana da 20 anni attiva nel campo delle risorse
umane ha stilato 10 consigli per realizzare un CV efficace per farsi notare dai recruiter. ALI S.p.A., nata nel 1997 come Agenzia per il Lavoro è oggi società italiana di consulenza e servizi attiva in ogni campo delle Risorse Umane, che ogni anno valuta oltre 500mila curriculum.

Ecco i 10 consigli

Confezionato su misura. Ogni posizione è diversa dall’altra, così deve essere il CV: plasmato sul datore di lavoro e sull’industry per cui ci si candida. Usare le parole chiave legate alla posizione e un lessico in linea con l’azienda, inserire i contenuti e le competenze più affini al profilo richiesto e in ordine di priorità sono segnali dell’impegno e dell’interesse del candidato.

Anche l’occhio vuole la sua parte. Personalizzare e rendere unico il proprio CV arricchendolo con elementi grafici aiuta ad attirare l’attenzione del recruiter. Strumenti di grafica digitale, anche gratuiti, sono oggi alla
portata di tutti. In alternativa si può prendere in considerazione la possibilità di chiedere aiuto a un grafico professionista.

Semplificare la lettura. La grafica originale non deve tuttavia compromettere la facilità di lettura del CV, che deve apparire “leggero”, essere diviso in paragrafi ordinati e avere i giusti spazi bianchi che danno respiro al documento.

Presentarsi, sempre. Aprire il curriculum con poche, brevi righe di presentazione che descrivano chi si è oggi e dove si vuole andare in futuro aiuta a catturare l’attenzione, chiarendo fin da subito i propri obiettivi. È
utile inserire anche un proprio titolo professionale, se rilevante.

Curriculum vitae: c’è ancora da imparare

Mettersi in mostra. Evitare frasi generiche e abusate come “team leader” o “di carattere aperto e solare”. Un curriculum efficace mette in mostra le proprie unicità e sottolinea come il candidato sia perfetto per il
lavoro per cui fa domanda.

Più qualità, meno quantità. Esperienze troppo datate, non essenziali o non in linea con la posizione per cui ci si candida si possono escludere. Il CV non deve apparire come un mero elenco quantitativo, bensì essere
una vetrina di qualità del candidato. Riuscire a sintetizzare il proprio curriculum in una/due pagine è l’ideale.

Oneri e onori. I risultati raggiunti durante precedenti professioni andrebbero messi in evidenza, senza dimenticare tuttavia anche un breve elenco delle proprie principali responsabilità, in questo modo il
recruiter avrà un’idea più chiara del valore del candidato.

Al passo coi tempi. Competenze in ambito tech e la conoscenza delle caratteristiche e del funzionamento dei social media sono competenze particolarmente ricercate e apprezzate in differenti posizioni e settori. Se si possiedono, dovrebbero essere messe in evidenza.

Forma, non solo sostanza. Anche l’indirizzo da cui si manda il CV conta. È meglio presentarsi con un indirizzo che includa solo nome e cognome, evitando numeri o nickname, per dimostrare serietà e professionalità.

Oltre il lavoro. Un curriculum efficace, infine, dà il giusto spazio anche a sport e hobby, purché esposti strategicamente. Attività come giardinaggio o yoga possono ad esempio dimostrare equilibrio e tranquillità,
mentre passioni più impegnative come il trekking o discipline orientali come Karate trasmettono un tratto di tenacia e ordine mentale, tutte soft skills molto apprezzate e ricercate dai recruiter che si basano sempre più
anche sulle passioni extra lavorative per ottenere informazioni più accurate sul candidato.

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