Al nord le auto hanno cilindrate più e più elevate rispetto al sud. Lo sentenzia una ricerca condotta da Facile.it, noto portale di comparazione di prezzi e servizi. I dati riportati – rielaborati da statistiche del Ministero dei Trasporti – disegnano un’Italia spaccata in due. Che tra Bolzano e Napoli – rispettivamente prima ed ultima della classifica – registra una differenza del 20 %. La cilindrata media delle auto immatricolate nel capoluogo altoatesino si attesta a 1664 centimetri cubici. Mentre nella metropoli campana si scende a 1363. La media italiana invece si attesta a 1486 cc. A rompere gli equilibri tra settentrione e meridione ci pensa l’insospettabile Isernia. La piccola città molisana è al 24mo posto, prima delle province del centro-sud.
Al nord più centimetri cubici
In realtà il depotenziamento dei motori è una tendenza europea. Dal 2007 al 2016 nei Paesi della UE si è registrata una diminuzione del 7,8% nella cilindrata delle auto vendute dai produttori continentali. Con conseguenze indubbiamente positive nell’impatto ambientale e significative anche sotto l’aspetto dei consumi. E in linea con una nuova prospettiva green anche nel settore auto. In Italia è plausibile che il trend sia stato condizionato anche da altri due fattori. La persistente crisi economica da un lato, che ha spinto gli automobilisti al downsizing delle motorizzazioni e a ridimensionare il proprio stile di vita. E l’incidenza della cilindrata sul costo dell’assicurazione. Che in Italia ha tariffazioni molto diverse a seconda delle aree geografiche e del numero dei sinistri. Non è dunque un caso che Napoli – dove i premi assicurativi sono molto elevati – sia in testa alla classifica delle auto meno potenti. Mentre Isernia, concettualmente inserita nel mezzogiorno, riesca a permettersi auto più potenti grazie a tariffe rc auto più basse.
Nella classifica delle province con auto con maggiore cilindrata dietro Bolzano si posiziona la vicina Trento, con una media di 1625 cc. Seguono Trento (1.625), Vicenza (1.570), Mantova (1.568) e Treviso (1.568) Ribaltando la graduatoria guidata da Napoli e Palermo (1389), ai primi posti troviamo Carbonia-Iglesias (1.406), Messina (1.412) e Reggio Calabria (1.413).