Crema e cioccolato? No grazie. Meglio un cono uova di coccodrillo e latte materno. Non è la battuta di un film di fantascienza. E nemmeno la ricetta di una pozione magica. Sono soltanto due dei nuovi gusti di gelato tra i più strani del mondo che è realmente possibile assaggiare in alcune gelaterie del pianeta. Gusti di carne e di pesce, di verdure e, persino, di prodotti di “derivazione umana”. Alcuni suscitano una certa curiosità. Per altri l’unica curiosità che viene è quella di sapere se esiste davvero qualcuno che ha il coraggio di provarli. Il Daily Mail ha fatto una rassegna di quelli più improbabili segnalando anche le gelaterie dove è possibile assaggiarli.
Nuovi gusti di derivazione animale
Si potrebbe dire, davvero, che ce n’è per tutti i gusti. La carne e il pesce sono le maggiori fonti di ispirazione per i gelatai del nuovo millennio. E se nelle Filippine, presso un ristorante di Davao City, è possibile assaggiare il gelato alle uova di coccodrillo (niente paura, nessun coccodrillo è stato maltrattato per prepararlo. Si usano soltanto uova in eccesso o che non si sono schiuse), a Tokyo, da Basashi, si può assaggiare quello alla carne equina. Sempre in Giappone, al Kobe’s Torimi Cafe si possono ordinare gusti aromatizzati con diversi tipi di uccelli.
Direttamente dagli USA, invece, in particolare da Ben and Bill’s Chocolate Emporium nel Massachussetts, proviene il gelato all’aragosta. Sempre negli USA, ma stavolta all’Oddfellows di Brooklyn, nasce, anche, il prezioso gelato al fois gras. Si ottiene aggiungendo fegato d’oca, burro e caramello. Risale, invece, a quasi un secolo fa il gelato al gusto di ostrica. Secondo lo chef spagnolo Josè Andrè, il modo migliore di prepararlo è facendo scaldare leggermente le ostriche con la panna prima di congelare il tutto. Presso la sede londinese di Morelli’s, infine, si può gustare un ottimo gelato al fish & chips. Oltre a quello al gusto di haggies, il noto insaccato scozzese.
Non solo carne tra i gelati del terzo millennio
Ma le stranezze non sono finite. Ci sono gusti da sgranare gli occhi. Anzi, da farli lacrimare. Come succede con il piccantissimo gelato agli jalapinos di Max e Mina a New York. Da stemperare abbinandolo, magari, con quello all’aglio, al rafano o alla pizza. E’ nato, invece, per errore il gelato londinese alla birra artigianale. I gestori di Frozen Pints hanno raccontato di aver avuto l’idea dopo che della birra è caduta vicino al gelato. Nel locale è possibile abbinarlo a gusti ricavati da altre bevande alcoliche come il bourbon o il White Russian. Ma la palma della stranezza la detiene, probabilmente il gelato al latte materno. Lanciato nel 2015 dalla londinese The Licketors, il Baby Gaga (questo il nome dell’improbabile gusto) viene preparato mescolando latte materno, gentilmente donato da madri generose, con vaniglia del Madagascar.