Dieta chetogenica: se il nome vi suona inconsueto sappiate che si tratta di stile di alimentazione iperproteico adottato da personalità come Kim Kardashian e Gwyneth Paltrow.
Una dieta che nell’ultimo anno ha riscosso un grande successo promettendo di far perdere peso in maniera molto veloce. Un regime alimentare popolare, di moda, dal profilo glamour che ciononostante desta qualche ragionevole sospetto.
Dieta chetogenica: come funziona
La dieta chetogenica si compone di una particolare combinazione di cibi. Essa mescola pochissimi carboidrati a cibi ricchi di grassi (buoni), con un moderato apporto di proteine.
Eppure dopo il grande successo solo ora gli esperti danno il loro parere sull’efficacia o meno della dieta. Cosa si nasconde infatti dietro il veloce dimagrimento? A quali prodotti bisogna rinunciare per seguire la dieta? Quali le controindicazioni? Il verdetto finale è apparso in un articolo del Daily Mail online.
La Dietitians Association of Australia si è espressa sul tema e ha individuato 3 cose da tenere in considerazione prima di decidere di adottare un regime alimentare privo quasi del tutto di grassi e carboidrati.
Dieta chetogenica: 3 cose da sapere secondo gli esperti
La dieta chetogenica è una dieta ricca di alimenti contenenti grassi buoni. Nella dieta la percentuale di carboidrati si aggira intorno al 5 – 20% mentre nelle diete normali la percentuale è del 30 – 50%.
Quando il corpo si trova in affanno di carboidrati, comincia il processo detto di chetosi. Ossia il corpo comincia a bruciare i grassi di riserva trasformandoli in chetoni. Così si perde rapidamente peso.
Eppure la DAA ha un parere diverso sui benefici della dieta. “Il nostro corpo può entrare in chetosi durante periodi di severa restrizione alimentare, o dopo un esercizio prolungato, quando l’apporto di carboidrati è ridotto a 50 grammi al giorno, come nella dieta. Questo vuol dire che la dieta in questione riduce di molto l’assunzione di tantissimi cibi, non solo grassi ma anche sani, per tenere fede ai pochi grassi introdotti giornalmente”. Per esempio si rinuncia a pane, verdure, legumi, cereali, riso, zucca.
Il parere della DAA
Secondo la DAA questo comporterebbe un aumento del rischio di contrarre un cancro all’intestino nel lungo periodo e il pagamento di un caro prezzo per la salute. Da una parte infatti si perde rapidamente peso, dall’altra però con la riduzione dei centimetri viene anche ridotto l’apporto di cibi sani, che oltre alle calorie hanno un effetto protettivo nei confronti di patologie più serie. Insomma, fate attenzione a cosa mangiate, ricordando che un corpo magro non è per forza un corpo ‘sano’.