Il momento migliore per fare sesso? La mattina. Meglio se alle 7.30. Ossia circa 45 minuti dal suono fastidioso della sveglia. Perché i livelli di energia sono al massimo la mattina, ovviamente dopo un buon riposo notturno. Inoltre le endorfine rilasciate dal sesso riducono la pressione sanguigna e il livello di stress. E tutta la giornata risulterà più bella.
L’orario perfetto dell’intimità (ma non solo) sarebbe il risultato di un’indagine condotta da Forza Supplements, che ha chiesto a 1000 persone, ritenute sane e attive, di fare il punto sul programma ideale della loro giornata. Secondo la stessa ricerca il momento ideale per una corsetta è poco prima, alle 7 del mattino. Gli esperti sostengono che fare esercizio cardio in stato di digiuno porta ad un piccolo aumento della quantità di grassi bruciati.
Dalla mattina alla sera: la giornata perfetta è fatta di orari e di precisione…
Per un buon livello di concentrazione occorre aspettare circa tre ore dopo dalla sveglia. Quindi è meglio organizzare le cose più importanti tenendo conto di questo bisogno quasi da motore a diesel. E un break andrebbe preso circa un’ora dopo, quando si ha il primo momento di stress. Soprattutto all’inizio della settimana. Il pranzo, invece, andrebbe consumato circa 4 ore dopo la colazione. Il 75% degli intervistati ha sottolineato di star bene se non saltano mai il pasto di mezzogiorno.
Alle 15:30, 3 ore dopo il pranzo, è il momento di uno snack. Ma prestate attenzione, perché per quattro persone su dieci questa è una tentazione ipercalorica. E se volete consumare un bicchiere alcolico, da soli o in compagnia, il momento migliore è quello delle 18:10, circa quattro ore prima di andare a letto. Per massimizzare, in questo modo, il tempo per il recupero del fegato. E alle 18:30 appuntamento in palestra.
Ovviamente tutto questo nella giornata perfetta e sana. Si dice, infine, che l’orario ideale per mettersi a letto sia intorno alle 22:10. Dovremmo dormire, infatti, dalle 7 alle 9 ore di sonno. Un programmino da carloverdoniana memoria: “Magda?”.