Della mela e della pera si toglie il torsolo, e spesso anche la buccia. Del peperone si levano i filamenti e i semi. La banana si sbuccia e dell’anguria si buttano meticolosamente tutti i semi. Sono abitudini comuni del mangiare frutta e verdura, che spesso giustifichiamo con conoscenze poco corrette (tipo ‘i semi fanno mal di pancia’ o ‘fanno venire i calcoli’). O semplicemente scartiamo semi e buccia perché non sono piacevoli da mangiare. Ma in certi vegetali sono proprio loro, gli scarti, ad apportare i più grandi benefici. Secondo recenti studi del Dole Nutrition Institute spesso sono proprio semi e buccia la parte più nutriente dell’intera pianta.
Le sostanze nutritive di semi e buccia
Secondo gli studi condotti dall’istituto di ricerca californiano, i semi e le bucce di frutta e verdura spesso contengono sostanze nutritive e composti fitochimici in quantità maggiore rispetto a quella racchiusa nella polpa. Pensiamo ad esempio ai vinaccioli, i semi dell’uva dalle numerose proprietà antiossidanti. O ai semi di pompelmo, potenti battericidi. Alcuni studi, rileva il DNI, hanno riscontrato proprietà antibatteriche nell’olio estratto dai semi di mela.
E poi le bucce. Se da un lato è vero che rischiano di contenere molti pesticidi, dall’altro sono un concentrato di vitamine e minerali, per non parlare delle fibre, ottime per l’intestino. Ecco che scegliere frutta e verdura da coltivazione biologica diventa la soluzione ideale dal punto di vista nutrizionale. Niente scarti e tutta salute. Più difficile è pensare di mangiare una banana con la buccia, eppure anche lei è ricca di proprietà. Secondo le ricerche del DNI, contiene più polifenoli antiossidanti di un’intera ciotola di mirtilli. Nello specifico, circa la metà di questi antiossidanti proviene dalla dopamina, una molecola che ha una doppia azione: nel cervello è un neurotrasmettitore e nel sangue agisce come ormone. Inoltre, la ricerca sottolinea che la buccia di banana è più ricca rispetto alla polpa di calcio, beta-carotene e fibre.
Come mangiare le bucce? Se la buccia di una pesca, di un cetriolo, di una mela si possono mangiare tranquillamente, magari facendone frullati o centrifugati, è più difficile considerare di mangiare la buccia di banana. Tuttavia basterebbe prenderne qualche pezzetto ed unirla ad un frullato, in modo che il sapore amarognolo non influisca ma se ne possano trarre i benefici. Oppure si possono realizzare decotti con semi e bucce, per assumere qualche fitonutriente in più in modo molto semplice.