Inutile percorrere il sentiero corso GR20 per ritrovare, ai nostri giorni, il desiderio suscitato dall’escursionismo. Anche Miuccia Prada, Hermès et Louis Vuitton hanno fatto sfilare nelle loro collezioni le scarpe da escursione. Nei negozi, i brand tecnici come Patagonia e The North Face, prosperano come nei quartieri alla moda di Londra Los Angeles e Berlino, i millennials non escono più di casa senza le loro Teva, i sandali con il velcro creati nel 1984 da una guida del Grand Canyon.
Riduzione dello stress e ossigenazione nell’escursionismo
Gli specialisti lo ammettono ormai da parecchio tempo. Ossigenazione, eliminazione di tossine, rafforzamento dell’apparato scheletrico e dei muscoli, ma anche miglioramento del sistema cardio-vascolare e riduzione dello stress. Il corpo dell’uomo è geneticamente programmato per camminare, questa attività fa bene a tutte le età e non può fare male. La semplicità della pratica dell’escursionismo rappresenta poi un valore aggiunto. E’ sufficiente saper leggere una mappa e indossare un paio di scarpe adatte.
Camminare è una filosofia
Oltre ai benefici fisici, camminare è anche una filosofia, per riprendere il titolo del libro di Frédéric Gros. Passo dopo passo, camminare affina la mente. Tutte le grandi religioni hanno il loro pellegrinaggio che viene vissuto come un ascesa, una realizzazione spirituale. Anche la letteratura è piena di opere su questo soggetto: quale migliore promozione di una passeggiata nel circo di Gavarnie secondo le stesse parole di Victor Hugo nel “Voyage vers les Pyrénées”?