Depilazione intima per le donne, ossia un nemico da estirpare o un difetto da nascondere tramite la pratica diffusa della ceretta intima. Questo raccontano la moda, il mondo della cosmesi e dell’estetica, non accorgendosi che sui peli e non sulla pelle delle donne, si combatte oggi una battaglia.
La tradizionale lotta contro i peli intimi visti per anni come un banale sintomo di imperfezione o una bruttura da aggiustare, diventa oggi il portabandiera di una battaglia femminile in cui le donne chiedono di essere accettate nonostante la presenza di peluria abbondante.
Depilazione intima: una questione di libertà
Il dramma è antico ma ritorna con prepotenza. Anzi negli Stati Uniti alcune star di impegno e militanza femminista lo hanno di recente riportato alla ribalta.
Una di queste è Amber Rose che su Instagram ha postato uno scatto, poi censurato, dove appariva con il pube non rasato e in bella mostra.
Il motto #bringbackthebush
La foto era accompagnata dall’hashtag #bringbackthebush, letteralmente, riportiamo (in auge) il cespuglio. In effetti il problema è da inquadrare sia una questione di moda sia di liberazione femminile. Molte donne sono stufe della pressione che l’industria cosmetica e della moda esercitano su di loro e l’imperativo dei genitali depilati sarebbe solo l’ultimo di questi diktat. Anche perché è impossibile non riconoscere che dietro il mito della bellezza ad ogni costo si aggiri un business miliardario.
Perché per esempio gli uomini sono esonerati? In fondo un pelo non è sempre un pelo e se sta male sta male su tutti? Questo il pensiero dietro il desiderio di abolire del tutto la depilazione intima e l’idea di non radersi più è per molte un primo passo verso l’accettazione del femminile in una versione più naturale che segua solo il proprio gusto personale e non quello imposto da altri. Uomini compresi e inclusi quei partner che potrebbero storcere il naso di fronte ad una depilazione mai avvenuta.
Come la pensano gli uomini?
Secondo uno studio recente citato da The Independent il 46% degli uomini preferisce la depilazione totale. Il 30% preferisce che venga diminuito il volume dei peli e il 12% dichiara di apprezzare la depilazione (quasi) totale. Addirittura per il 30% degli intervistati la mancanza di depilazione potrebbe essere motivo di rottura; essa viene facilmente identificata con la scarsa cura di sé.
Dietro la scelta della depilazione intima una battaglia più importante
Insomma il discorso sulla depilazione è diventato simbolico. Con molte differenze di atteggiamento. Tra le dirette interessate c’è chi si accetta per com’è e chi invece pur piacendosi crede che il pelo sia una macchia indelebile sulla propria immagine. Ancora esistono donne che magari non vorrebbero depilarsi; per dolore, oppure perché credono che il valore personale risieda altrove. Alla fine però non resistono alle richieste della moda e della cosmesi per paura di essere giudicate malamente. Accanto a loro, per liberare o per suggerire una strada alternativa, oggi c’è il movimento per una peluria libera, impossibile negarlo.