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Tappetino da yoga: come acquistare quello giusto

Un buon allenamento dipende da tanti fattori e nel caso di una disciplina come yoga, ha la sua importanza anche il tappetino scelto

tappetino da yoga
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L’IMPORTANZA DEL TAPPETINO DA YOGA

Scegliere un buon tappetino da yoga è molto importante per ottenere il massimo dalla nostra sessione di allenamento. Così come avviene in altre discipline, infatti, indossare gli indumenti idonei e servirsi degli attrezzi professionali è fondamentale. Nello yoga solitamente si privilegiano abiti comodi per non costringere i movimenti e di fibre naturali, in linea con la filosofia della disciplina. Molto importante è, poi il supporto sul quale si praticano gli esercizi, ovvero il tappetino da yoga.

ISTRUZIONI PER L’ACQUISTO DI UN TAPPETINO DA YOGA

Alcuni ritengono che un tappetino da allenamento vale l’altro. Ecco allora che vediamo persone usare come tappetino da yoga lo stesso del pilates o per fare gli addominali in sala pesi. Niente di più sbagliato. Questa disciplina richiede un modello particolare, individuato da un preciso spessore e materiale. In primo luogo analizziamo lo spessore del tappeto, criterio di fondamentale importanza poiché incide direttamente sula stabilità. “L’ideale è scegliere un modello né troppo sottile né troppo spesso, vale a dire tra il 4 e 6 mm.” Ha spiegato Agathe Tuo, insegnante di yoga a Qee Center (Paris IX), in un’intervista a Le Figaro. I tappeti troppo sottili creano spesso un disagio per i muscoli, provocando anche un effetto di sbilanciamento.

VARI TIPI DI YOGA E VARI TIPI DI TAPPETINI

Più lo yoga si dice che “dinamico” più bisogna prestare attenzione alle proprietà antiscivolo del tappetino. “Durante l’esercizio fisico, il corpo tende a sudare. Le nostre mani diventano sudate velocemente e possono scivolare rapidamente sul tappeto.” Spiega ancora l’insegnante. Così, per gli stili hashtanga, Vinyasa e Jivamukti, è meglio scegliere un tappetino da yoga di gomma antiscivolo. Per Hatha yoga e yoga yin, discipline più morbide, si può invece privilegiare un tappetino più soffice. Lo spessore consigliato resta però sempre compreso tra 4 e 6 mm.

Anche le donne incinte hanno bisogno di essere a loro agio durante il corso di yoga prenatale.” Ha detto il professionista. Se si soffre di problemi articolari, si può raddoppiare lo spessore con un asciugamano o altri tappeti, specialmente durante le posture sulle ginocchia. Per quanto riguarda il peso dei tappetini, i migliori sono abbastanza pesanti. Ma le persone con mal di schiena possono optare per un compromesso tra qualità e leggerezza.

I tappetini di cotone andrebbero comunque sempre evitati, fatta eccezione per lo yoga dolce o tradizionale. Vanno invece privilegiati i tappeti in materiali ecologici. Le sostanze tossiche che possono essere presenti in alcuni tappeti, a contatto con la pelle, possono facilmente penetrare nel corpo. Se l’idea di portare una stuoia di yoga tutti i giorni in palestra non vi aggrada, potete infine optare per un asciugamano antiscivolo. “Con le sue caratteristiche di forma e leggerezza, l’asciugamano è un buon compromesso. Potrete posizionarlo su una stuoia di yoga già presente nella sala.

ACQUISTO E MANUTENZIONE DEL TAPPETINO DA YOGA

Ci sono dunque diverse tipologie di tappetini, che vanno da un prezzo di circa 15 euro a 100 euro. Per la pratica occasionale, possiamo optare per le versioni più economiche, mentre i più esperti avranno bisogno di tappetini professionali. E infine consigliabile disinfettare la superficie del tappetino dopo ogni utilizzo. Possiamo usare uno spray disinfettante costituito da una miscela di acqua, aceto e oli essenziali antibatterici. Come tea tree, lavanda, limone o eucalipto; poi sfregare con un panno in microfibra.

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