Vedersi pallidi non piace a nessuno. In estate si sa, in tanti hanno come obiettivo quello di abbronzarsi. C’è chi va al mare e chi, invece, per motivi di tempo, voglia etc. ricorre al piano B: l’abbronzatura spray. Conosciamo davvero questa tecnica, le sue caratteristiche e i rischi? A fare chiarezza sull’argomento ci ha pensato la rivista statunitense Good Housekeeping che ha chiamato in causa la Dott.ssa Anjali Mahto, Consulente Dermatologo presso la Cadogan Clinic di Londra.
Abbronzatura spray: è davvero sicura?
In tanti si chiedono se ricorrere all’abbronzatura spray sia pericoloso o meno. Il prodotto spruzzato sul corpo, generalmente per mezzo di un aerografo, scurisce la pelle grazie a una reazione chimica tra il diidrossiacetone (DHA) e la cheratina. “Usare un autoabbronzante è decisamente più sicuro che rosolare sotto al sole. Esporsi ai raggi UV, infatti, aumenta il rischio di sviluppare il cancro della pelle” – ha spiegato la Dott.ssa Mahto.
Meglio non respirare il prodotto
Quando ci si sottopone a una seduta di abbronzatura spray bisogna prestare attenzione. “L’utilizzo del diidrossiacetone è sicuro ma sarebbe meglio evitare l’inalazione e l’ingestione” – ha suggerito l’esperta. A suo avviso sarebbe preferibile applicare l’autoabbronzante in una zona ben ventilata proteggendo gli occhi, il naso e la bocca.
Non protegge dalle radiazioni solari
“Abbronzarsi grazie a uno spray non significa che la pelle non abbia a che fare con i danni del sole. E’ sempre opportuno proteggersi con una crema dal FPT 30+”- avverte la Dott.ssa Mahto. Ebbene sì, non bisogna illudersi: la crema autoabbronzante non protegge dalle radiazioni solari.
Patch test, testare è meglio
Prima di sottoporsi a una seduta di abbronzatura artificiale, bisognerebbe fare un test. “Le allergie variano di persona in persona. Sarebbe cosa buona e giusta fare una prova dietro all’orecchio 24 ore prima di procedere con l’applicazione del prodotto”- ha fatto sapere la Dott.ssa Mahto. “La maggior parte delle persone non ha una reazione allergica legata all’autoabbronzante ma, in caso di pelli molto sensibili, a creare problemi potrebbero essere l’alcool o magari i profumi contenuti nello spray.”
Cosa fare in caso di gravidanza?
Quando si è in dolce attesa, nessun problema. Via libera all’abbronzatura spray. “E’ generalmente considerata una pratica sicura, basta evitare l’abbronzatura a spruzzo al fine di scongiurare ogni possibile complicazione dettata dall’inalazione dello spray”- ha fatto sapere la Dott.ssa Mahto. “Il DHA è pensato per non essere assorbito dal corpo ergo non va a creare danni al bambino. Bisogna tuttavia tenere a mente che la gravidanza può aumentare il rischio di avere a che fare con reazioni allergiche. I cambiamenti ormonali in corso possono rendere la pelle più sensibile del solito”.
Abbronzatura duratura? Meglio idratare la pelle
Idratare la pelle è essenziale quando si intende prolungare la durata della propria abbronzatura spray. E’ bene però assicurarsi che la lozione che si intende utilizzare sia oil-free.
Depilazione vs tintarella
La depilazione laser e l’abbronzatura spray non vanno d’accordo. Se si intende procedere con la tintarella artificiale, è meglio non farlo prima della seduta dall’estetista per la rimozione dei tanto odiati peli. Così facendo sarà possibile scongiurare la formazione di vesciche o ustioni.
Monitorare le anomalie della pelle
Alzi la mano chi si prende cura del proprio corpo controllando la pelle regolarmente. Secondo la Dott.ssa Mahto, ogni mese, bisognerebbe monitorarsi al fine di verificare anomalie o cambiamenti preoccupanti. “Il momento ideale è dopo il bagno o la doccia. E’ sempre bene fare un check prima di applicare l’abbronzatura spray”. E poi aggiunge: “E’ meglio farlo in una stanza ben illuminata avvalendosi di uno specchio a figura intera guardando da vicino tutto il corpo. Compreso il cuoio capelluto, glutei, genitali, palmi delle mani e piante dei piedi (compresi gli spazi tra le dita delle mani e quelle dei piedi)”.
I prodotti per chi fa da sé
Il sogno di tutte in estate è quello di sfoggiare un colorito radioso naturale, anche prima di andare al mare. L’autoabbronzante è una soluzione pratica per ottenere un colorito dorato naturale senza l’esposizione diretta al sole e senza dover ricorrere alle lampade. La Linea Natural Bronzer di Ambre Solaire è la soluzione ideale per ottenere un’abbronzatura super naturale e uniforme. È arricchito da oli naturali come l’Olio d’Albicocca conosciuto per le sue proprietà idratanti e nutrienti che aiutano a preservare l’abbronzatura. Pro. La pelle appare dorata, idratata e levigata. Contro. Se spruzzato in maniera non omogenea si rischia un risultato a macchia di leopardo.
Questo spray abbronzante idratante viso e corpo garantisce un’abbronzatura che si sviluppa nelle 3-4 ore successive all’applicazione e può persistere per 4 giorni. Inoltre non richiede di essere spalmato grazie alla sua erogazione uniforme e non macchia. Il prodotto può anche essere spruzzato su un guanto e quindi applicato sulla pelle. Pro. Non lascia macchie né cattivo odore sulla pelle, si lava facilmente da tessuti e capelli. Contro. Essendo trasparente difficile capire da subito intensità applicata, quindi non bisogna esagerare prima volta.
Il problema principale quando si utilizzano prodotti spray in maniera autonoma è l’uniformità del risultato. Per questo motivo esistono in commercio degli accessori realizzati appositamente, che favoriscono una distribuzione uniforme del prodotto sulla pelle. Il guanto in velluto premium e l’applicatore per lozione per la schiena GAIYAH sono morbidi e lisci al tatto. Uno strato isolante impermeabile protegge le mani dal prodotto che si sta spalmando, senza lasciare il colore sui palmi. Pro. Lavabile e riutilizzabile. Contro. È necessario avere una buona manualità per utilizzarlo sulla parte posteriore del corpo.