Che il sonno sia correlato al peso è un dato assodato da diversi studi. Dormire regolarmente aiuta a mantenere la linea. Ma non tutti riescono durante la settimana a gestire le ore di sonno in modo adeguato. Impegni, stress, ansie, nei giorni della settimana non sempre si dorme a sufficienza. Ecco che le grandi dormite del weekend diventano fondamentali per recuperare il benessere psicofisico. E mantenere sotto controllo la linea. Lo afferma uno studio condotto dalla Seoul National University Budang Hospital, in Corea del Sud.
No ai sonnellini, sì alle grandi dormite
I brevi sonni o i sonnellini di recupero durante la giornata non hanno la stessa influenza sul metabolismo, afferma lo studio. E’ infatti piuttosto inutile, almeno a livello di linea, fare i cosiddetti power nap durante la settimana. Molto meglio prendersi qualche ora in più per dormire nel weekend, impegni permettendo. E’ solo quando il sonno diventa profondo infatti che si hanno reali effetti ristoratori per l’organismo. E solo il sonno profondo influisce sul rapporto con il peso, non i brevi sonnellini.
Lo studio ha coinvolto 2000 persone di un’età compresa tra i 18 e gli 82 anni. Sono stati raccolti dati sulle loro abitudini quotidiane, inclusi gli orari, l’alimentazione, e dati come peso, altezza, età, livelli di stress. E’ stato quindi calcolato l’Indice di Massa Corporea. Il risultato, è che chi dorme regolarmente o recupera il sonno durante il weekend ha un IMC più basso rispetto a chi sonnecchia poco e in modo irregolare. Ovviamente calorie ingurgitate, attività fisica, stile di vita hanno la principale influenza sul peso corporeo, ma pare che anche le grandi dormite del weekend possano aiutare.
E il blue monday?
Questi risultati cozzano tuttavia con l’effetto ‘blue Monday’, ovvero la stanchezza atavica del lunedì. Quella sorta di jet lag che rende nervosi, irritabili, di malumore. Per prevenirlo, suggeriscono diversi studi, la soluzione è quella di dormire ogni giorno della settimana le stesse ore e con gli stessi orari, incluso il weekend. La stanchezza è poi a sua volta associata con maggiore voglia di mangiucchiare snack e minore propensione a fare attività fisica. A quale dei due risultati dare ascolto?