Corsa, uno sport e un’attività fisica che, complice la grande autonomia di pratica, basta una superficie percorribile e la voglia di muoversi, è diventato un must do nella vita degli italiani.
Ognuno di noi ha un amico che si vanta di correre numerosi chilometri a settimana e di riuscire così a mantenersi in forma tutto l’anno. Oppure a volte siamo noi coinvolti in prima persona da runner della domenica o da corridori più esperti. Ma precisamente qual è il rapporto degli italiani con la corsa?
La corsa e le abitudini degli italiani
Per un italiano su due la corsa è fonte innanzitutto di benessere. Questo è quanto emerge da un’indagine condotta da Levissima su circa 2.500 persone di età compresa tra i 18 e i 60 anni e realizzata con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community specializzate, per definire che rapporto hanno gli italiani con la corsa.
Scaricare le tensioni dopo una giornata pesante (41%), rimanere in forma dal punto di vista fisico (39%) e soprattutto dimostrare a se stessi che le sfide si possono vincere (53%). Queste le principali motivazioni che spingono gli italiani a scegliere la corsa.
Secondo uno studio della rivista specializzata Correre, sono 39.098 gli italiani che nel 2016 hanno concluso almeno una maratona e il numero continua a crescere di anno in anno. Tra le celebrities e gli influencer sono molti i volti dedicati alla corsa. Bradley Cooper o Emma Watson sono comunemente noti per dedicarsi alla corsa in città.
Per la scienza c’è un motivo preciso di quella che ormai è una vera e propria moda. Si chiama effetto “runner’s high” (sballo del corridore), ossia la sensazione di euforia che molti atleti riscontrano durante un’attività sportiva prolungata durante un allenamento di almeno trenta minuti.
Il parere dell’esperto
“Molti sportivi scelgono la corsa perché permette di allenarsi in un ambiente naturale – afferma il prof. Paolo Lazzarin, preparatore atletico professionista e creatore di Human Performance, azienda esperta nell’executive coaching –. La corsa è prima di tutto ‘passione’, una molla naturale e prima fonte di energia che permette di vincere la pigrizia e indossare le scarpe da corsa anche quando fuori piove. Chi pratica questo sport è una persona che ama le sfide e sente il bisogno di migliorare se stessa, raggiungendo ogni volta nuovi traguardi. Per essere costanti con gli allenamenti, occorre avere un obiettivo ben chiaro: stare bene con se stessi”.
Il profilo medio del runner
Secondo una ricerca di Brooks (marchio specializzato nel running) l’età media è di 43 anni per gli uomini e di 39 per le donne. Nello specifico, il 27% dei runner ha fra i 25 e i 34 anni. Il 25% fra i 35 e i 44, il 21% fra i 45 e i 54, e un dignitoso 8% di over 55. Riguardo alla modalità, il 47% degli italiani preferisce andare a correre da solo. Il 28% lo fa con gli amici e il 21% aggregandosi a gruppi di sportivi. Solo una minima percentuale (4%) corre con il proprio partner, probabilmente per non essere distratto e concentrarsi solo su se stessa.
Corsa: i momenti preferiti per correre
Quali sono i momenti per i quali si corre di più? Se la maggior parte preferisce correre alla sera (42%), il 34% fa running alla mattina. Qualcuno, infine, riesce a dedicarsi alla corsa in pausa pranzo (16%) o a metà pomeriggio o mattina (8%). E da dove è nata, generalmente, questa passione? Per molti è stato un amico (54%) o il partner (16%) a introdurli nel magico mondo del running. Alcuni hanno avuto l’avvallo del medico (18%). Mentre altri (24%) sono stati colpiti dal tam tam mediatico di celebrities e personaggi noti appassionati di corsa.
Le maratone più amate
Gli italiani sono grandi appassionati anche delle maratone estere, come quella di New York. Si tratta della competizione più amata in cui nel 2016 hanno partecipato 2.708 italiani. Segue quella di Valencia (1.528) e quella di Berlino (959). In totale i run lovers italiani hanno partecipato a ben 102 maratone nel mondo. Davvero un popolo di corridori.