Ogni rapporto può arrivare a una zona rossa. È una zona pericolosa, quella che indica che la relazione è finita. Bella Elwood-Clayton è un’esperta di relazioni che ha recentemente dichiarato al Daily Mail i segni di un amore finito. E se a dirlo è la scienza, dovremmo fare attenzione a individuarli.
Fine dell’attrazione: il rapporto è in zona rossa
“Quando, si preferisce semplicemente leggere un libro”. L’esperta sessuologa e antropologa di Sidney non usa giri di parole. È chiaro a tutti che optare per un passatempo piuttosto che trovarsi sotto le lenzuola con il partner, è il primo fra questi i segnali. Il fatto di non desiderare la persona con cui si vive una storia non è solo indice di stanchezza. Stress o dolore non devono essere fattori di allontanamento, ma basi su cui avvicinarsi. Molto spesso il contatto fisico è anche consolatorio e il sesso aiuta a sentirsi in connessione. Questo non vuol dire che preferire una bella dormita all’eros sia un sicuro segno di crisi: ogni tanto può capitare. Ma se la mancanza di desiderio è un’abitudine, il segnale è chiaro.
Anche il bacio può indicare se l’amore è finito o meno. Secondo gli studi della Elwood-Clayton, anche se l’eros è momentaneamente in stand by, il bacio deve essere “sensuale”. Un contatto tra labbra prolungato e coinvolgente, indica che l’amore è presente. Un fastidioso tocco dato di sfuggita, è sintomo di rottura.
La zona rossa del rapporto è anche tra le liti
Liti di gelosia, liti per un comportamento sbagliato: tutto tranquillo. In questo caso la relazione è salva. Ma tra gli scontri tra partner esistono anche i litigi per motivi finanziari. “A differenza di stress o depressione, i dissapori su tematiche finanziarie sono tra le più diffuse cause di divorzio”. In poche parole: i soldi dividono. E al contrario, possono unire. Una situazione di tranquillità economica rende il rapporto più piacevole e consente di superare piccole o grandi crisi in maniera differente. Di sicuro esisteranno coppie stile “due cuori e una capanna” che vanno alla grande. Ma nel periodo storico in cui l’economia è tra i principali fattori in crisi, la parola d’ordine è diventata “meglio poveri da soli che poveri in coppia”.
Impegni e rinunce rendono sposi e conviventi meno inclini a supportare un’altra persona. Il fatto di impegnarsi ad andare avanti ogni giorno con difficoltà, implica un dispendio di forze fisiche e morali sufficienti a un solo individuo. Chi pensa di poter provvedere alle problematiche di altri, crolla. Ma c’è anche un altro fattore che sottolinea la fine di un rapporto in questo senso. L’esperta lo ha individuato nel numero di liti. Se si verificano con una media di una volta al giorno, mettetevi l’anima in pace: è finita. Se invece non siete “finanziariamente” d’accordo una media di due volte al mese, tenete duro. Il vostro rapporto ha ancora possibilità di sopravvivere…