Fare la doccia è un gesto quotidiano che porta a sentirsi freschi e puliti per l’intera giornata, o quasi. Anche l’igiene intima è importante. Come riporta L’Express, acqua, saponi etc. potrebbero avere delle conseguenze dannose sulle zone genitali tanto da parlare di cancro cervicale, ridotta fertilità, malattia infiammatoria pelvica e gravidanza ectopica.
Igiene intima: i rischi della doccia vaginale
Joelle Brown, epidemiologista presso l’UCSF e professore presso il dipartimento di Epidemiologia all’Università della California, ha detto la sua per spiegare la relazione che intercorre tra la doccia e il cancro ovarico.
“Mentre la maggior parte dei medici e l’American College of Obstetricians and Gynecologists raccomandano di non lavarsi in quelle zone, molte donne continuano a ignorare i consigli perché credono che fare la doccia possa avere innumerevoli benefici per la salute“. Gli esperti hanno infatti sottolineato che il lavaggio vaginale potrebbe agevolare l’insorgenza di infezioni.
Helen Knox, infermiera specialista in contraccezione e salute sessuale ha dichiarato: “I lavaggi della vagina sono una pratica che prevede tanto l’uso di acqua semplice quanto l’aggiunta di aceto, detergenti o altri prodotti.” Molti esperti concordano sul fatto che questa pratica possa avere un impatto negativo sulla salute vaginale di una donna e può anche causare la vaginosi batterica (BV), una condizione che provoca anomalie e talvolta svenimento.
Acqua e bagnoschiuma possono alterare l’acidità della vagina
Ebbene sì, spruzzare acqua oppure utilizzare bagnoschiuma, gel doccia o lavande nelle parti intime, sono gesti che possono alterare i livelli di acidità nella vagina andando a sbilanciare l’equilibrio tra i batteri considerati buoni e quelli che, invece, potrebbero essere dannosi. “Quando la tua vagina è sana, non c’è bisogna di usare acqua o altro“. E ancora: “Tentare di lavare la vagina può sconvolgere questo sistema e causare problemi, o peggiorare i problemi esistenti“. Helen ha detto che la flora vaginale è costituita prevalentemente da lattobacilli, un genere di batteri che, producendo acido lattico, difendono l’ecosistema dalle infezioni.
“La tua vagina dovrebbe essere sempre leggermente acida. L’acido lattico prodotto dai lattobacilli svolge questo lavoro perfettamente. Tuttavia, se questo equilibrio dovesse essere sconvolto e si registra una riduzione di questi batteri, allora si crea uno squilibrio e hai maggiori probabilità di avere una vaginosi batterica” – ha rivelato la Knox.
Come riconoscere la malattia? È spesso accompagnata da uno sgradevole odore che molto ricorda quello del pesce. “Può anche causare perdite vaginali dall’aspetto acquoso di colore grigio”.
Possibili complicazioni
La patologia non è pericolosa, è solo fastidiosa. Si può trattare in modo rapido e semplice con antibiotici, gel vaginali etc… Tuttavia, in alcuni rari casi, se la BV non viene curata con le dovute attenzioni può portare a ulteriori complicanze e aumenta il rischio di contrarre infezioni come la clamidia e persino l’HIV. Occhio dunque all’igiene intima.
Una maggiore attenzione è richiesta alle donne in gravidanza. Qualora si riscontrasse una vaginosi batterica, è importante parlarne con il medico e trovare la giusta terapia. Ci si potrebbe ritrovare a fare i conti con una nascita prematura, un aborto spontaneo nonché infezioni secondarie.