Caffè, bevanda intercontinentale. In tutto il mondo rappresenta un compagno inseparabile delle giornate di intere popolazioni. C’è chi lo beve per tenersi sveglio, chi per digerire e chi semplicemente per sentirne il sapore. Sembrerebbe essere una bevanda che in un certo senso unifica il pianeta. Ma in realtà, analizzando le abitudini dei consumatori di diversi Paesi, ci si rende conto che esistono altrettanti modi diversi di consumarlo. Lo ha fatto Lavazza, azienda leader nel settore nonché partner ufficiale delle quattro competizioni del Grande Slam tennistico. In occasione del Roland Garros, l’azienda ha divulgato i risultati di una ricerca sulle abitudini di consumo della bevanda. Soffermandosi in particolare su quelle dei Paesi in cui si svolgono i quattro tornei tennistici per eccellenza. Francia, Inghilterra, Australia e Stati Uniti hanno dimostrato di esserne grandi consumatori. Ma ognuno a modo proprio.
Non c’è Paese in cui si possa fare a meno del caffè
O per lo meno è quanto emerso dalla ricerca condotta da Lavazza. In tutti i Paesi analizzati il caffè è una presenza costante nella vita della maggioranza della popolazione. A vincere su tutti è, però, la Francia, dove l’87% degli abitanti lo beve quotidianamente. Ed in grande quantità. I consumatori francesi, infatti, ne assumono una media di 5,7 tazze al giorno, sbaragliando nettamente la concorrenza. Anche in Australia, infatti, la percentuale di bevitori di caffè è la stessa. Ma la quantità media consumata si ferma a 4,5 tazze al giorno. Segue l’Inghilterra che con l’83% di consumatori si rivela non soltanto il Paese del tè, ma anche quello del caffè. I suoi abitanti ne bevono in media 3,6 tazze al giorno. Chiudono la classifica gli USA, dove il 67% degli abitanti ne consuma circa 2,6 tazze al giorno.
Paesi diversi, abitudini diverse
Sebbene l’abitudine di bere caffè accomuni i quattro Paesi su cui si è concentrata la ricerca, lo stesso non può dirsi sulle modalità di consumo. I consumatori francesi, ad esempio, hanno generalmente l’abitudine di bere il caffè a colazione (83%). Ed il 70% afferma di non poterne fare a meno in ufficio. Gli Australiani, invece, preferiscono berlo fuori casa (nell’81% dei casi). Mentre in casa, il 37% preferisce prepararsi una tazza di caffè solubile. In Inghilterra il 64% dei consumatori va matto per il flat white. Ed il 57% non si alza da tavola senza aver bevuto il suo caffè a fine pranzo. Negli Stati Uniti, infine, il 54% dei bevitori di caffè ha la singolare abitudine di consumarlo nero quando si trova in casa e con il latte quando è fuori.
Non si può parlare di caffè senza l’Italia
Non c’è ricerca sul caffè che possa ignorare l’Italia. Il Paese dell’espresso per eccellenza è famoso in tutto il mondo per i suoi cortissimi e concentratissimi caffè. L’80% dei consumatori ama profondamente l’espresso, ed un’elevata percentuale (il 70%) lo beve zuccherato. Ma per gli Italiani il caffè non è soltanto un digestivo o una sferzata di energia tanto gradita quanto necessaria. Per molti consumatori rappresenta un vero e proprio rituale. Un momento di aggregazione, o una piccola sosta da trascorrere soli con sé stessi. Ed infatti l’82% degli Italiani preferisce consumarlo al bar. Insieme ad amici e colleghi con cui fare due chiacchiere (magari di calcio), oppure da soli. Sfogliando, ad esempio, le pagine del giornale seduti ad un tavolino.