PERCHE’ E’ MEGLIO VIVERE IN CAMPAGNA
Vivere in campagna è per molti versi più salutare che vivere in città, non ci sono dubbi. Non servono studi scientifici o prove mediche per comprendere che il contatto con la natura migliora la qualità della vita. No allo smog e allo stress, sì ai cibi sani e ai prodotti a kilometro zero, le famiglie riescono a ritrovare una dimensione bucolica ormai perduta. Oltre ad un generale benessere, però, sembra che la vita rurale aumenti addirittura le probabilità di battere il cancro.
GLI EFFETTI POSITIVI DI VIVERE IN CAMPAGNA
Secondo un recente studio britannico, vivere in campagna potrebbe ridurre del 29% il rischio di morire di cancro. Ciò non dipenderebbe solo dall’ambiente esterno e dal contatto con la natura, ma anche dal rapporto con il medico del luogo. I centri medici dei villaggi rurali, infatti, sarebbero più facilmente accessibili di quelli nelle grandi città. Il rapporto con il medico, inoltre, è più diretto e confidenziale, tanto che ai primi sintomi i pazienti ne fanno subito ricorso. E, come sappiamo, una diagnosi precoce è salvifica in questo tipo di malattie.
ALTRI STUDI SUI PREGI DELLA VITA RURALE
I vantaggi di vivere in campagna, oltre alla possibilità di sconfiggere il cancro, sono stati evidenziati in una serie di altri studi. Ad esempio, si riduce il rischio di obesità ed aumenta la longevità. Uno studio di Amici della Terra ha mostrato che la grande attività all’aperto offre vantaggi anche alle donne in gravidanza. E che i bambini nati in zone rurali erano di dimensioni molto più sane. I ricercatori dell’Università di Harvard hanno inoltre rilevato che coloro che vivono nella giungla urbana hanno un tasso di mortalità superiore di 12% rispetto a quelli con accesso agli spazi verdi. Gli esperti dell’Università di Stato dell’Oregon, infine, sostengono che la campagna aiuta a sorridere. Anche se si tratta di una semplice escursione!
PARERI CONTRARI AI VANTAGGI DEL VIVERE IN CAMPAGNA
Tuttavia, un’indagine condotta dall’Università di East Anglia, mostra dei risultati del tutto opposti a quelli sin d’ora elencati. Il dottor Peter Murchie, dell’Università di Aberdeen, che è stato coinvolto nello studio, ha dichiarato al Times. “Nel corso degli anni ci sono stati diversi studi che ritengono che nelle aree rurali le condizione dei pazienti siano peggiori”. Questo per via della scarsa efficienza dei centri medici in fatto di diagnosi, terapie e cure.
Anche i ricercatori dell’Università di Sheffield hanno dichiarato che vivere in campagna non è così consigliabile per la salute. Questo perché risiedere in zone lontane dagli ospedali aumentava il rischio di morte per tutte le cause. Ad esempio, le probabilità di sopravvivere ad un attacco cardiaco diminuiscono del 3% ogni 10 km di distanza dall’ospedale.