Che l’olio d’oliva faccia bene alla salute è ormai cosa nota e comprovata. Sia utilizzato come condimento per i propri piatti che impiegato per uso esterno come cosmetico naturale. Uno degli ingredienti più rappresentativi della dieta mediterranea, dunque, oltre ad essere buono, si rivela anche particolarmente prezioso. Ma un recente studio dell’Università di Edimburgo ha fatto di più svelando una nuova proprietà inaspettata di questo sorprendente elisir. La ricerca, i cui risultati sono stati riportati dal Daily Mail, avrebbe, infatti, dimostrato che l’olio d’oliva potrebbe rivelarsi un prezioso alleato nella prevenzione del tumore del cervello.

Come l’olio d’oliva ostacola il tumore

Il Dott. Gracjan Michlewski spiega che è l’acido oleico contenuto nell’olio la chiave della ricerca. In particolare, lo studio si è concentrato sull’impatto dell’acido oleico sulla molecola miR-7. Questa molecola ha la capacità di ostacolare la produzione di cellule tumorali nel cervello. Ebbene, i ricercatori dell’Università di Edimburgo hanno riscontrato una connessione tra l’acido oleico e questa molecola. L’acido oleico è, infatti, in grado di inibire una proteina che contrasta la produzione della molecola miR-7. In pratica, dunque, l’acido oleico favorisce indirettamente lo sviluppo della molecola antitumorale.

Consumare più olio di oliva per prevenire il tumore?

Dai risultati della ricerca alla conclusione che una dieta che comprende l’olio d’oliva possa prevenire il tumore al cervello, il passo non è, però, così breve. Lo studio del dott. Mchlewski, infatti, è stato condotto su cellule coltivate in laboratorio. Il reale impatto dell’olio d’oliva nell’alimentazione quotidiana non è, dunque, attualmente prevedibile. Per approfondire questo aspetto auspica che possano essere condotti nuovi studi volti a dimostrare gli eventuali benefici dell’olio d’oliva nella dieta.

Omega-3 e Omega-6 elisir per il cervello

Intanto altri due studi si sono concentrati, invece, sugli effetti benefici sul nostro cervello degli acidi grassi contenuti nell’olio e in alimenti come il pesce e la frutta in guscio. Una delle due ricerche sembra aver dimostrato come gli Omega-3 e gli Omega-6 svolgano un ruolo importante nella protezione delle aree del cervello maggiormente soggette all’invecchiamento. L’altra, invece, avrebbe riscontrato un ruolo di questi acidi grassi nel mantenimento del fornice. Una piccola regione del cervello che sembra essere collegata alla memoria e all’insorgere dell’Alzheimer.