Leggere fa bene? Sì, i benefici della lettura sono molti. Leggere fa bene alla mente, alla conoscenza, ma non solo. Un buon lettore sarebbe anche potenzialmente un buon lavoratore. A dirlo è un articolo del magazine Business Insider che mette insieme una serie di caratteristiche portate dalla lettura nella vita del comune lettore. Doti che migliorerebbero la qualità di vita in termini di capacità personali da sfruttare anche sul posto di lavoro. Ecco quindi 5 lati positivi dell’essere un consumatore vorace di pagine bianche.
Leggere fa bene: migliora l’empatia
Diversi studi, tra cui quello della Kingston University a Londra, mostrano come la lettura renda più empatici. Leggendo, veniamo in contatto con le emozioni degli altri, e diventiamo più bravi a riconoscerle nella vita reale. Ottima caratteristica per il team building.
Leggere fa bene: il vocabolario diventa più ricco
Sembrerà scontato ma se si legge molto il vocabolario ne giova. Sì perché così sarà più facile imparare nuovi vocaboli e ottenere la confidenza necessaria per usarli con disinvoltura. Una caratteristica che aiuta le relazioni interpersonali necessarie a mantenere una buona posizione lavorativa.
Leggere fa bene: migliora la pazienza
Per portare a termine un libro ci vuole perseveranza, tempo, meticolosità. E anche l’idea che passo dopo passo si possa scalare persino la montagna più impervia. L’ideale per le missioni lavorative più difficili.
Leggere fa bene: aumenta la calma
Ridurre lo stress causato da smartphone e iperconnessione può esercitarsi con la lettura di un buon libro. Così i pensieri si interrompono e vengono focalizzati su qualcosa di più rilassante e divertente. L’ideale per affrontare una nuova giornata di lavoro impegnativa. Meglio di così!
Leggere fa bene: si dorme meglio
Leggere prima di dormire è un’abitudine che migliora il sonno. Rilassa la mente e la prepara a una bella dormita intensa e duratura. Il neuroscienziata Dr. David Lewis dell’Università del Sussex ha scoperto che leggere riduce lo stress del 68%.