Wonder Woman. Il ritorno della donna amazzone
Nel nuovo film di Wonder Woman vediamo la supereroina combattere al fianco di un esercito di donne guerriere. E’ l’immagine più potente del kolossal di Patty Jenkins che pochi giorni fa ha debuttato sugli schermi italiani in contemporanea mondiale.
“Wonder Woman è bellissima! Ed è importante che lo sia. Ma poi, invece, deve anche essere umana. Deve avere tutti quei difetti umani” – afferma la regista. Una filmmaker che non ha avuto alcun dubbio su come trattare il tema della bellezza in questo nuovo blockbuster DC Comics.
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Incontriamo la Jenkins a New York per parlare dello stile della sua eroina interpretata da Gal Gadot, dei suoi poteri, dei suoi limiti. Di come le amazzoni non abbiano affatto bisogno di uomini per condurre la loro vita. E di come l’azione possa coinvolgere in toto anche il pubblico femminile. Guardate la conversazione con la regista nel video che segue.
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La Jenkins ha già diretto in passato Charlize Theron in Monster, un ruolo che ha fatto vincere all’attrice il suo primo Oscar. “Il mio approccio a Wonder Woman è stato lo stesso che ho usato con Charlize sul set di Monster: non ho pensato assolutamente alla bellezza… l’abbiamo nascosta la sua bellezza! Il punto è che non pensi mai all’aspetto dei personaggi. Pensi invece al loro animo all’interno della performance”.
La prima parte del film è ambientata sull’Isola delle amazzoni, dove esploriamo la comunità di superdonne notando subito la totale assenza di uomini attorno a loro. “Le amazzoni sono state create per affiancare l’umanità. Questa è la loro storia. E poi sono fuggite e si sono nascoste in quest’isola dove gli uomini non possono trovarle. Hanno vissuto lì per migliaia di anni senza alcuna intrusione umana!”.
Il film è una giostra visiva piena di sequenze d’azione dalle dimensioni epiche. Quanto quel tipo di spettacolo può coinvolgere un’audience femminile? Risponde la regista: “E’ interessante… si dice che alle donne non piaccia l’azione. Io sfido quello stereotipo. Forse le donne non sono interessate alla storia che ruota attorno all’azione. E quindi se non t’interessa la storia, non ti interessano nemmeno i combattimenti! Ho diretto questo film come qualsiasi altra storia. Mi sono chiesta: ‘cosa succede? Cosa mi importa? Qual è il mio punto di vista emotivo? Qual è il punto migliore per riprendere questa scena?’ E’ interessante notare invece come tante donne siano affamate d’azione! Quindi credo che forse le donne debbano essere più legate alla storia. Nel momento in cui ottieni questo allora si appassioneranno all’azione come tutti quanti”.
Wonder Woman è attualmente nei cinema distribuito da Warner Bros.
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