L’estratto di pomodoro a quanto pare, al di là del suo piacevole sapore, è un valido alleato nella lotta contro il cancro allo stomaco, un male che colpisce circa 7.000 persone ogni anno solo nel Regno Unito.
Estratto di pomodoro: un alimento dalle mille virtù
Stando a quanto si legge sul Daily Mail, il popolare frutto mediterraneo andrebbe a inibire la crescita delle cellule del carcinoma gastrico. A rivelarlo è stata una ricerca condotta in vitro su tre linee cellulari tumorali di diversa aggressività da Daniela Barone e Letizia Cito del CROM, il Centro di Ricerche Oncologiche di Mercogliano e pubblicata sul Journal of Cellular Physiology.
San Marzano e Corbarino inibiscono il carcinoma gastrico
Ad essere oggetto di analisi sono stati due tipi differenti di pomodoro: i San Marzano e i Corbarino. Entrambi rappresentano due delizie della terra care al Sud Italia. I pomodori è risaputo, contengono numerose sostanze antiossidanti come il licopene, importante per la prevenzione di alcune forme tumorali. Lo hanno dimostrato innumerevoli ricerche. Questo nuovo studio però sottolinea l’importanza del consumo dell’ortaggio nella sua interezza. Ebbene sì, i benefici non sarebbero da ricollegare ad una sola sostanza bensì agli estratti totali. Così facendo sarebbe possibile bloccare la crescita di cellule tumorali gastriche e la loro trasformazione in tumori maligni.
Alimentazione, mai sottovalutarla
Da non dimenticare che il cancro allo stomaco è il quarto tumore più diffuso al mondo. A causarlo può essere sì una predisposizione familiare o un’infezione da Helicobacter pylori ma anche un’alimentazione scorretta. Uno smisurato utilizzo di cibi affumicati o salati, ad esempio, ne può favorire l’insorgenza. Meglio ricorrere alla classica dieta mediterranea.
Prevenire è meglio che curare ma mangiare in maniera corretta anche durante i trattamenti oncologici è importante. I pazienti potrebbero trarne vantaggio. Antonio Giordano, professore di Anatomia e Istologia patologica dell’Università degli Studi di Siena e direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine della Temple University di Philadelphia nonché coordinatore dello studio, ha infatti affermato: “I risultati hanno fatto luce sul potenziale uso di nutrienti specifici non solo per quel che concerne la prevenzione del cancro, possono infatti essere una strategia di supporto alle terapie convenzionali.”