Acqua gassata o liscia? Per dissetarsi in molti preferiscono le bollicine. Spesso però dire gas significa fare i conti con spiacevoli effetti collaterali. Pancia gonfia in primis. Attenzione però. A quanto pare l’assunzione di bevande effervescenti metterebbe a repentaglio la propria forma fisica.
Acqua gassata: linea a rischio
Stando a quanto riporta il Daily Mail, una nuova ricerca indica che l’anidride carbonica contenuta nell’acqua frizzante incoraggerebbe a mangiare di più. Gli scienziati hanno scoperto che, quando ingeriamo il gas contenuto nella bevanda, aumenterebbe la produzione di un ormone chiave della fame, la grelina, e quindi del senso di appetito.
La ricerca dell’Università di Bir Zeit
Lo studio, condotto dai ricercatori dell’Università di Bir Zeit e pubblicato in Obesity Research & Clinical Practice, è stato effettutato su 16 ratti dello stesso peso. I topi sono stati divisi in quattro gruppi. Il primo ha assunto acqua, il secondo bevande zuccherate senza gas, il terzo bevande gassate “standard” contenenti zuccheri e il quarto bevande gassate contenenti dolcificanti artificiali.
Tutti hanno avuto accesso illimitato al cibo. Dopo tre mesi, quelli che hanno assunto bevande frizzanti, sono aumentati di peso. Hanno mangiato, in media, il 20% in più rispetto agli altri topolini. Dopo un anno, gli stessi ratti hanno mostrato segni di grasso accumulati intorno ai loro organi vitali. Un chiaro segno di obesità cronica. I test hanno infatti mostrato che i livelli della grelina erano significativamente più alti nei ratti dopo l’assunzione di una bevanda frizzante.
Conclusioni
I ricercatori hanno poi effettuato un altro esperimento ma questa volta su 20 volontari umani. Hanno trovato che, coloro che hanno consumato acqua frizzante a colazione, hanno sviluppato livelli di grelina sei volte superiori rispetto a coloro che, invece, hanno bevuto acqua naturale. A quanto pare i dati hanno fatto molto rumore. Il direttore generale della Soft Drinks, Gavin Partington, ha messo in dubbio quando emerso dalla ricerca. “Non esiste alcuna prova scientifica che l’anidride carbonica contenuta in bevande analcoliche – o nella birra – provochi una maggiore fame o obesità. È solo un ipotesi. Non è possibile stabilire che quanto accaduto su ratti possa valere anche per gli esseri umani”.