Single è bello. Ma solo se si è online. E in chat. Che siate su Facebook o Instagram, Tinder o Meetic, Grindr o Her, poco conta. L’importante è essere presenti nell’etere. Non si sa mai che, magari, l’amore, più o meno eterno, possa passare da lì. E se precedentemente abbiamo parlato di come le foto siano importanti e condizionino profondamente l’interesse nei confronti dell’altro, sappiate che anche le parole hanno la loro importanza.
Ecco alcuni consigli per non fare brutte figure in chat. O per avere maggiori probabilità di successo.
Una ricerca, che ha coinvolto 400mila profili di dating su un sito web utilizzato per collegamenti extraconiugali, ha elencato le parole da evitare. A cominciare da stati di apertura sociale come “felici” o “timidi”. Questi, infatti, rischiano di rimanere a bocca asciutta. Tra le altre parole da usare, invece, “fiducioso” e “onesto”.
Entriamo nel dettaglio. Soltanto lo 0,3 per cento degli uomini e lo 0,4 per cento delle donne hanno sottolineato un interesse nei confronti di una persona che si è descritta come “felice”. Una parola come “onesto”, invece, è stata considerata buona. Soprattutto dalle donne. Con il 13 per cento che sostiene che questo sia un tratto chiave in un partner.
Anche appellativi quali “umoristico”, “intelligente”, “romantico” e “affettuoso” sono graditi per entrambi i generi. I ricercatori hanno scoperto che le persone che sembravano avere un’immagine online altamente curata e che vantavano qualità per stile di vita e per aspetto sono considerate meno attraenti.
Altri studi hanno anche riscontrato che, in chat, esagerare i tratti della propria personalità è spesso la prassi. Ciò, però, crea delle aspettative. Ecco perché i ricercatori hanno coniato questo teorema: “il profilo è come una promessa”.