Durante un colloquio di lavoro spesso si hanno solo pochi minuti per dare il meglio di sé. Il linguaggio del corpo è importantissimo, così come l’atteggiamento. Ma anche l’abbigliamento non è affatto da dare per scontato. Secondo una importante società di recruitment inglese, TheLadders.co.uk, l’outfit da colloquio è fondamentale. Ben 4 selezionatori su 10 infatti ammettono di scegliere i candidati basandosi sul dress code. A dimostrare che l’abbigliamento condiziona la percezione che si ha di sé, secondo un meccanismo noto come enclothed cognition, ci hanno pensato due studiosi della Northwestern University. E lo conferma uno studio condotto da Espresso Communication per Bigi Cravatte Milano, attraverso il monitoraggio di oltre 70 testate internazionali e il coinvolgimento di fashion blogger ed esperti di stile.
Insomma, l’abito fa il monaco. Ma qual è il giusto outfit da colloquio?
Gli esperti di stile incrociano le loro opinioni con gli studi scientifici, facendo emergere alcune ‘regole d’oro’ da tenere sempre a mente quando si sceglie l’outfit da colloquio. Naturalmente occorre adeguarsi alla situazione, scegliendo un abbigliamento tanto formale quanto lo richiede l’ambiente di lavoro. In ogni caso, mai essere troppo informali, e soprattutto, mai mostrarsi disordinati, trasandati. E nemmeno eccessivi nei colori, nelle stampe, nei volumi, nella pelle scoperta. Abiti e accessori sono in qualche modo lo specchio della personalità, e, dimostra lo studio americano sopra citato, veicolano anche la percezione che abbiamo di noi stessi. Autostima, umore, coerenza, disagio: molto si può ‘leggere’ dal modo in cui ci si presenta. Ovviamente in un’azienda di finanza o in uno studio creativo si avranno standard diversi rispetto al margine di formalità e originalità dell’abito, ma in ogni caso la trasandatezza non paga.
Secondo i recruiters di TheLadders.co.uk l’arancione è il colore peggiore da indossare per un colloquio (95%), seguito dal rosso 84% e dal rosa 83%. Imperdonabili gli abiti stropicciati e macchiati per 59% dei dirigenti.
Per gli uomini sì a calzini neri 77%, scarpe in pelle nera 56%, abito su misura navy 51%, giacca e cravatta (50%), camicia a maniche lunghe bianca o blu 48% e gemelli 37%. No a chinos 50%, polo 66%, jeans 82%, t-shirt 88% e giacche di pelle 70%.
Per le donne sì a collant 94%, tacchi 69%, gonna o abito nero a metà lunghezza 64%. le perle 56%, Camicia a maniche lunghe o camicetta 42%; No a spalline 97%, scollature profonde 95%, gambe nude 94%, scarpe sportive 91% e gonna corta 60% gioielli pendenti 99%
Decalogo di stile per un colloquio
Facendo una media tra i consigli di esperti di stile, risultati degli esperimenti sulla percezione, e indicazioni di società di recruitment, ecco il decalogo che Espresso Communication ha stilato per trovare il perfetto outfit da colloquio. 1) I vestiti devono essere sempre puliti e stirati. 2) No ad abiti troppo stretti, che non si adattano al fisico. 3) Niente colori sgargianti. 4) Evitare accessori e gioielli vistosi, oppure profumi e dopobarba troppo persistenti. 5) Indossare scarpe pulite e non usurate. Gli uomini dovrebbero optare per un paio di stringate classiche ed evitare sneaker. Mentre alle donne si consiglia di non indossare tacchi eccessivamente alti e sandali. 6) Indossare una cintura coerente con l’outfit e possibilmente abbinata al colore delle scarpe. 7) Avere capelli e barba in ordine. 8) Importante avere le mani curate: sono la parte del corpo maggiormente esposta durante il colloquio. 9) Ricordare che non esistono colloqui informali. Nel dubbio meglio eccedere con le formalità. 10) Infine, è fondamentale essere se stessi.