Il maratoneta è abituato a correre sempre, contro il tempo e contro se stesso. Perché aldilà degli obiettivi da inseguire, il suo focus è l’ossessiva ricerca del superamento di barriere precostituite. Non importa che si tratti di record mondiali, prestazioni personali, o limiti posti dal proprio fisico e dal tipo di allenamento. Il maratoneta, ed i runner in genere, si preparano e gareggiano per migliorarsi. Giorno dopo giorno. Lanciando sfide che sembrano impossibili, come quelle di Nike e adidas.
Il maratoneta secondo Nike
Secondo uno studio di Nike il limite di 2 ore, 2 minuti e 57 secondi – attuale record sulla maratona – può essere limato del 3% in meno. Ma rosicchiare 7 secondi per ognuno dei 42 chilometri percorsi, sembra impossibile. A meno che non si migliori sulle performance di singoli grandi atleti, che hanno nelle corde potenzialità naturali. E che scelgono di ottimizzare allenamento, alimentazione e anche dotazione tecnica. Per quest’ultimo punto viene incontro la nuova Nike Zoom Vaporfly 4%. Una sneaker destinata ai professionisti o comunque a coloro che intendono migliorare le proprie performance. Il 4 % è il tasso di efficienza che si guadagna durante la corsa, grazie ad un sistema di ammortizzazione reattiva – Nike Zoom X – progettato per restituire energia. Nella sneaker è presente anche una piastra in fibra di carbonio. Il suo compito è minimizzare la perdita di energia e ridurre il lavoro del polpaccio.
La strada di adidas
Per adidas è soprattutto il focus è quello di garantire un maggior controllo sui percorsi cittadini, dove spesso le maratone hanno luogo. La nuova PureBoost DPR è una sneaker progettata con un profilo ampio e ribassato, in modo da avere un contatto diretto con la strada. Il drop dal tallone all’avampiede è di 8 mm. Questo permette di immagazzinare l’energia prodotta dal movimento del piede, rilasciandola ad ogni passo. In strada e nel traffico può anche essere utile avere una maggiore stabilità. La PureBoost ha infatti un avampiede più ampio, che si adatta ai fondi irregolari e alla necessità di cambiare direzione in modo repentino. A ciò contribuisce anche la tomaia in tessuto, perfettamente adesso al piede, confortevole anche in presenza di ostacoli.