Pink Lady: rosa tenue, elegante e poco dolce. È il cocktail adatto alla festa della mamma, una miscela a base di gin famosa nella Gran Bretagna degli anni ’50 con cui è possibile brindare anche nei pomeriggi primaverili. Il drink risulta secco e negli anni ha subito variazione negli ingredienti e nelle decorazioni. Ma la granatina, la panna e l’albume d’uovo rimangono sempre elementi caratterizzanti.
Pink Lady: il cocktail dedicato alle donne
Non è certa l’origine del cocktail, ma in molti ritengono sia stato inventato da un architetto, Elsie de Wolfe. Altri attribuiscono il nome del drink allo spettacolo di Broadway “The Pink Lady” del 1911, diretto da Ivan Caryll. È comunque certo che negli anni del proibizionismo il cocktail fosse già un successo. In quegli anni veniva particolarmente apprezzato nel Southern Yacht Club di New Orleans. Il suo colore tenue e la sua consistenza cremosa li fecero paragonare al gusto tipicamente femminile, tanto da essere definito negli anni ’30, la miscela “girly”.
Il Pink Lady regala note aspre, delicatamente fruttate e con sentori di erbe. Per preparare un drink “con i fiocchi” bisogna fare attenzione alla granatina. Meglio sceglierne una tipologia poco fruttata per regalare al drink un gusto non troppo dolce e piacevolmente fresco. Essendo a base di gin, la miscela deve mantenere in ogni caso un sapore asciutto. La preparazione è semplice e non necessita di particolari strumentazione.
Pink Lady: la ricetta
2/3 di gin
1/3 di sciroppo di granatina
un albume
alcune gocce di succo di limone
Shakerare energicamente e a lungo gli ingredienti con ghiaccio cristallino. Versare, filtrando il composto, nella coppetta cocktail o in un bicchiere da Martini. È possibile sostituire al limone la crema di latte. Decorare con la scorza di un limone o con una ciliegia candita, in caso utilizzaste la crema di latte.