Mamma e figli. O meglio genitori e figli. Un’altra testimonianza di come la nostra sfera affettiva sia influenzata dall’amore che abbiamo ricevuto da bambini. E in occasione della festa della mamma, il libro di Neil Strauss “The Truth” può farci riflettere sul ruolo chiave che le genitrici hanno nelle nostre vite.
Strauss, giornalista e scrittore statunitense, è conosciuto con il soprannome di Style. E’ considerato uno dei migliori personal coach americani, soprattutto in tema di seduzione. Al momento il libro si trova su Amazon International a 15€ e in lingua originale. L’ebook, invece, è già disponibile. Tra i principali temi di “The Truth” le relazioni in età adulta modellate dalle nostre esperienze come figli.
Mamma e figlio: un amore che ci accompagna per tutta la vita
“La nostra prima esperienza con l’amore è quella con i nostri genitori. Quella che imposta il modello secondo il quale ameremo un’altra persona”. Oltre ad analizzare la sfera affettiva, Strauss sottolinea come anche quella sessuale sia condizionata dal rapporto che abbiamo avuto con il genitore di sesso opposto.
Se una mamma è stata fisica, presente e affettuosa con suo figlio, il sesso da adulti sarà speciale per tutta la vita. Un amore completo che saprà godere del momento unico dell’incontro tra corpo e anima. Secondo il personal coach ci sono tre modi fondamentali per allevare bambini: legame funzionale, negligenza e ostacolo.
Mamma e legame funzionale
Amare, nutrire, impostare limiti sani e prendersi cura del bambino. Questo è il legame funzionale che di sicuro creerà un forte attaccamento con i futuri partner. I bambini che crescono con un legame funzionale saranno adulti sicuri. È la maniera migliore per garantire a un figlio la soddisfazione, l’appagamento e la capacità di poter interagire con il prossimo, o di potersi prendere cura di qualcun altro.
Mamma e negligenza
Una mamma negligente potrebbe anche non abbandonare fisicamente un figlio. Al contrario, potrebbe essere presente fisicamente, ma non con la passione, la cura e soprattutto il cuore. Eccessivo lavoro, depressione portano a trascurare i figli. Il risultato? Per Strauss quello di “formare” un adulto che ha paura, che ha difficoltà a superare gli ostacoli da solo. Gli psicologi definiscono questo atteggiamento “attaccamento ansioso”: uno stato che vede persone costantemente bisognose di qualcosa, sempre “affamate”.
I bambini “ostacolati”
I “bambini ostacolati” finiscono per prendersi cura del genitore. Non gli si dà modo di essere figli. Diventano quasi un surrogato del coniuge, di un terapeuta. E si fanno custodi della mamma o del papà. Un genitore potrebbe anche appoggiarsi sul figlio senza rendersene conto. È il caso di mamme e papà deboli e che molto spesso la vita ha messo a dura prova. Se si è cresciuti tra lamentele, disagi, infelicità e rabbia, è molto probabile che un figlio istintivamente tenda a preoccuparsi del genitore perdendo l’innocenza della sua età.
Questo porterà i figli a diventare adulti che si sentiranno “soffocati” da qualunque relazione o rapporto. E mentre i bambini cresciuti in negligenza non sapranno contenere i loro sentimenti da grandi, quelli “ostacolati” risulteranno chiusi, sempre controllati e apparentemente incapaci di esprimere le loro emozioni. Mamma e papà stiano attenti dunque: il regalo più grande potrebbe essere quello di aver cresciuto un figlio in grado di amare senza riserve e senza paure!