La Rinascente è oggi un’azienda italiana di grandi magazzini di alta fascia. Che opera nel settore della vendita di prodotti di abbigliamento e per la casa. Grazie al CSAC, Centro Studi e Archivio della Comunicazione, è stata inaugurata a Parma, nel Museo dell’Abbazia di Vaserena, la mostra “Objets trouvés – Archivi per un grande magazzino”. Si tratta di un percorso espositivo tra fotografia, grafica, architettura, design e moda, che ha per committente d’eccezione il grande magazzino per antonomasia. La Rinascente qui non è vista solo come labirinto di merci e desideri. Ma anche come campo d’indagine perfetto per rappresentare un archivio di immagini e progetti del Novecento.
VIAGGIO NELLA STORIA DE LA RINASCENTE
Ecco quindi la fotografia assunta non solo nella sua specificità, ma anche analizzata e restituita come una delle tante componenti della ricostruzione della memoria. Cosi come fanno i preziosi bozzetti, i cataloghi di moda, le pubblicità, i disegni esecutivi, il packaging, i prodotti finali. Ovvero tutti objets trouvés che ricompongono e suggeriscono per frammenti numerose piccole storie. Una mostra che riporta indietro nel tempo. Con spaccati di vita degli Anni Cinquanta e Sessanta. Il punto di avvio dell’indagine sono infatti le campagne fotografiche. Quelle commissionate a Publifoto Roma. Che hanno documentato la costruzione della nuova sede de la Rinascente in piazza Fiume a Roma, tra il 1959 e il 1962. E gli allestimenti di vetrine del grande magazzino romano che cadenzano le stagioni della moda e della vita della famiglia italiana dal 1955 al 1957.
LA RINASCENTE E LA MODA ITALIANA
Per la moda il percorso va dagli anni Venti agli anni Sessanta. Viene presentato l’abito attraverso diversi media. Dalla pubblicità su rivista alla fotografia delle sfilate e delle vetrine, al catalogo di moda. Non mancano diversi bozzetti. Tra questi alcuni di Ballester, John Guida, degli Atelier Antonelli e Albertina, di Schubert. I disegni di Brunetta e il progetto grafico di Roberto Sambonet in dialogo con i manifesti Anni Sessanta di Giancarlo Iliprandi. Anche l’interazione tra i diversi archivi viene messa in scena. Si parte dalla documentazione della storia del Compasso d’oro, un premio istituito proprio da la Rinascente. Per poi proseguire con il progetto della presentazione del prodotto all’esterno e all’interno del Grande Magazzino. Con vetrine, allestimenti interni e segnaletica.
Il progetto d’architettura viene invece raccontato attraverso due casi dagli archivi CSAC. Uno è l’edificio la Rinascente a Milano di Ferdinando Reggiori. L’altro è il progetto non realizzato di Ignazio Gardella per la Rinascente di Roma a Piazza Colonna.