Il Primo Maggio è arrivato, e per molti è solo un giorno in più di vacanza. O quello del concertone di Piazza San Giovanni di Roma, dove arrivano da tutte le parti d’Italia. Ma dietro a questa data si cela, ovviamente, ben di più. C’è infatti la storia, che affonda le radici alla fine dell’Ottocento. E non solo in Italia. Ma in tanti paesi del mondo. Viene celebrata ogni Primo Maggio, infatti, la Festa del Lavoro o dei Lavoratori. Che ricorda la lotta dei lavoratori per la riduzione della giornata lavorativa. In memoria delle battaglie operaie, in particolare quella per la conquista del diritto all’orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Dopo anni, nel 1867, venne approvata una legge nell’Illinois.
PERCHE’ SI CELEBRA IL PRIMO MAGGIO
La scelta della data è stata dettata in seguito ai gravi incidenti che accaddero nei primi giorni del maggio 1886 a Chicago. Fu durante quella che passò alla storia come la rivolta di Haymarket che la polizia saprò sui manifestanti uccidendone due e ferendone altri. Dall’Africa all’America, dall’Asia all’Europa oggi la Festa del Lavoro è riconosciuta in molti paesi come Festa Nazionale. In Europa venne ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889. E’ dal 1990 che i sindacati CGIL, CISL E UIL organizzano con il Comune di Roma il famoso concerto divenuto ormai un grande evento mediatico e culturale. In Finlandia la giornata è dedicata anche agli studenti e si festeggia il Vappu in cui si svolge uno dei più grandi picnic del mondo. E che diventa una sorta di Carnevale in quanto tutti sono vestiti con maschere ed accessori inusuali.
IL PRIMO MAGGIO NEL MONDO
In Francia sfilano i sindacati nelle grandi città. In Germania è giorno di riposo ufficiale che viene ricordato indossando un garofano rosso. Negli Stati Uniti non vengono festeggiati lavoro e lavoratori ma più che altro ci si mobilita contro le politiche dei governi nei confronti degli immigrati. In Cina si celebra per una settimana durante la quale il governo concede ferie retribuite ai lavoratori. Fatto straordinario per la mentalità cinese. I contratti di lavoro standard non prevedono infatti ferie. E’ impensabile concederne per un Paese che vuole raggiungere l’occidente il prima possibile. La scelta di concedere la vacanza nasce dal desiderio delle autorità di dare una nuova spinta all’industria del turismo locale. Non tanto, purtroppo, per la volontà reale di permettere una pausa dai massacranti orari lavorativi. In Brasile il Dia Mundial do Trabalho viene festeggiato solo a Santos facendo festa tutti insieme e riversandosi per le strade.