Chi pensa che una vacanza in barca a vela sia una roba per soli ricchi dovrà ormai ricredersi. Grazie alla sharing economy. Che dopo aver permesso a milioni di utenti di scambiare musica, case, oppure auto, oggi fa capolino nel settore della nautica da diporto. Un nuovo modo di viaggiare in qualsiasi parte del mondo, avendo a disposizione una barca, uno skipper, e personale di bordo. Senza dover necessariamente spendere cifre da capogiro.
Sharing cosa ?
Ma che cos’è la sharing economy, ovvero l’economia della condivisione? In passato condividere equivaleva a cooperazione o reciproca mutualità. Cioè comunità relative a specifiche aree geografiche in grado di offrire un aiuto ai propri componenti. Oggi si parla di community, gruppi di utenti che, grazie alla rete, possono mettersi in connessione in modo più diretto ed efficace. Per utilizzare gli stessi beni o servizi, attraverso una sola piattaforma tecnologica in cui si può essere contemporaneamente produttore e consumatore. Il risultato? Una potenziale rivoluzione economica.
Una piattaforma per navigatori
Sailsquare è la piattaforma dedicata al turismo nautico, e mette in relazione la domanda e l’offerta. Da un lato gli skipper, dall’altro viaggiatori interessati a vivere un’esperienza in barca a vela. In compagnia di amici, o magari con persone nuove. Visto che è possibile prenotare anche uno solo dei posti messi a disposizione dallo skipper.
Destinazioni? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Tra le proposte in Italia c’è un weekend nelle Cinque Terre con il Vagabond 47 dello skipper Riccardo. Un 47 piedi con 4 cabine e 8 posti, con imbarco ad Ameglia, per veleggiare nel golfo di La Spezia, toccando Tellaro, Lerici e Portovenere. Prezzi a partire da 210 €. Se invece si preferisce l’estero vale la pena optare per una settimana a ferragosto nelle Isole Greche, a bordo di un Hallberg-Rassy 49. Un 15 metri con 7 posti a disposizione, con partenza da Kefalonia e prezzi da 740 € a persona.