Andare in palestra a volte è un dovere più che un piacere. Trovare la giusta motivazione richiede tanta forza di volontà. Al fine di avere il giusto stimolo, stando a quanto si legge sul Daily Mail, basterebbe allenarsi con gli amici. Proprio così. Avere accanto qualcuno pronto a incoraggiare a correre più velocemente, a bruciare più calorie etc., renderebbe fisicamente più attive. Il discorso riguarda infatti le donne.
Fare sport è più stimolante se si è in compagnia
A rivelarlo è stato uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications e condotto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology guidati dal Dottor Christos Nicolaides.
Al fine di valutare le conseguenza dell’effetto di “stimolazione sociale”, i ricercatori hanno utilizzato i dati raccolti monitorando quotidianamente, traminte un App per il fitness, 1,1 milioni di runners. L’obiettivo? Capire come e se le loro performance fossero o meno influenzate da quelle dei rispettivi amici.
Allenarsi con gli amici rende più attivi
A quanto pare si può fare appello alla teoria del confronto sociale. Ogni ulteriore chilometro corso da un’amica corrisponderebbe a 300 metri extra corsi dalla compagna di allenamento. Ogni 10 minuti extra da parte di una, corrisponderebbero al prolungamento dell’esercizio fisico per altri 3 minuti da parte dell’altra. I corridori sono portati a dare il massimo soprattutto quando si trovano a fare i conti con avversari meno prestanti. Ebbene sì, gli individui si impegnano di più. Il desiderio è quello di dimostrare la propria superiorità.
Uomini vs donne: le differenze
La differenza tra generi c’è e si nota. Gli uomini sono più influenzabili dal supporto sociale per quel che concerne le decisioni in ambito sportivo mentre le donne sono maggiormente motivate dall’autoregolamentazione e dalla pianificazione individuale.
“Gli uomini influenzano fortemente gli uomini e le donne influenzano moderatamente uomini e donne. A quanto pare, invece, il gentil sesso non sarebbe influenzato dal genere maschile. Questo può essere dovuto alle differenze di genere nelle motivazioni per l’esercizio e la concorrenza” – ha precisato il Dott. Nicolaides che ha poi aggiunto – “Inoltre gli uomini possono essere più competitivi soprattutto tra loro“.