Con i miliardi di stimoli che la società contemporanea ci invia, è sempre più difficile ricordare quello che ci succede ogni giorno. Inoltre, ci stiamo talmente abituando a delegare ai supporti tecnologici i nostri appuntamenti, scadenze, indirizzi, numeri di telefono, che la memoria sta diventando uno strumento sempre meno utilizzato. Come già dimostrato da alcuni studi, la memoria si può allenare. E uno dei modi migliori di ricordare gli avvenimenti è quello di scriverli. Tenere un diario, insomma.
Tenere un diario per non dimenticare
Diversi studiosi concordano sul fatto che scrivere un diario sia un ottimo aiuto a non dimenticare. Ne cita alcuni il Telegraph, in un articolo redatto sul tema. Come ad esempio il professor Arthur Applebee, della School of Education dell’Albany University di New York. Secondo lo studioso, tenere un diario, cartaceo o online, permette di trarre maggiori e più ragionate conclusioni su ciò che si è vissuto. E questo aiuta a memorizzare le esperienze in maniera più dettagliata. Anche Martin Conway e Sue Gathercole, della Lancaster University, hanno condotto dei test e sono giunti ad una simile conclusione. Scrivere ciò che è accaduto durante la giornata migliora notevolmente le probabilità di ricordarlo in futuro.
Quando scriverlo?
Annotare la propria vita è inoltre un buon esercizio cerebrale, specialmente se lo si fa di sera, conclude un terzo studio. E’ quello condotto da Agnes Szollosi e il team della University of Technology and Economics di Budapest. Gli studiosi hanno condotto dei test su 109 soggetti adulti, ai quali è stato chiesto di tenere un diario per alcuni giorni. Alcuni di loro dovevano scriverlo la sera. Altri il mattino (annotando gli eventi del giorno precedente). Un terzo gruppo doveva scrivere la sera successiva rispetto al giorno da annotare. A distanza di trenta giorni, è stato chiesto ai partecipanti di ricordare cosa era successo in quel periodo. Chi aveva scritto gli eventi la sera, sia nel giorno stesso che in quello successivo, ricordava meglio di chi aveva tenuto il diario la mattina. Secondo i ricercatori la ragione potrebbe essere nel sonno che segue, in grado di ‘consolidare’ i ricordi.