La giusta conservazione
Quando si va a fare la spesa, non tutti i cibi vengono consumati subito ma vengono riposti. Tuttavia bisogna prestare molta attenzione a quali siano i metodi di giusta conservazione, specie per gli alimenti più delicati come pesce e carne. Soprattutto per quanto riguarda il pesce la sua conservazione dovrebbe essere fatta con la massima cura per evitare che si guasti o che perda il gusto e la freschezza.
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Non basta usare il frigorifero
Mettere semplicemente il pesce nel frigorifero, una volta tornati a casa dal supermercato, non basta. Gli esperti raccomandano di consumarlo il giorno stesso dell’acquisto, ma non sempre è possibile. Ovviamente è assolutamente sconsigliato lasciar trascorrere oltre uno o due giorni prima di cucinarlo. Se riteniamo di non poterlo consumare in questi tempi, sarà meglio procedere al suo congelamento. Ovviamente se parliamo di pesce fresco e non già decongelato.
Nel caso in cui si programmi di cucinarlo il giorno dopo l’acquisto, la maggior parte delle persone conserva il pesce nel frigorifero. Tuttavia bisogna prestare attenzione alla temperatura che, nella media dei normali frigoriferi, non è sufficiente a preservare il gusto e la freschezza di questo alimento.
Come conservare al meglio il pesce
Un buon metodo per conservare al meglio il pesce nel frigorifero è utilizzare il ghiaccio. Non a caso, gli stessi pescivendoli e pescherie lo espongono sui banconi in cassette di polistirolo ricoperte di ghiaccio. In casa, possiamo usare delle vaschette o contenitori in plastica. Mettiamo uno strato di cubetti di ghiaccio, oppure di buste usa e getta per ghiaccioli, poi il pesce, poi un altro strato. Nel caso di filetti di pesce, proteggiamoli in appositi sacchetti da freezer prima di posizionarli nel ghiaccio.
Una volta preparata la nostra vaschetta di pesce e ghiaccio, poniamola in frigorifero. Bisognerà aver cura di metterla abbastanza in fondo: questa è infatti la parte più fredda del frigorifero. Conservando il pesce in questo modo, preserveremo la sua freschezza fino a due giorni dopo l’acquisto.
La conservazione alimentare
Per conservare correttamente i cibi, basta, in generale, rispettate alcuni semplici regole. Innanzitutto osservare sempre la data di scadenza degli alimenti presente sulla confezione, che garantisce che il prodotto in quel periodo conserva inalterate le sue proprietà organolettiche. Seguire anche le condizioni di conservazione e la temperatura in cui conservare quel determinato cibo. È bene fare una ricognizione periodica (almeno settimanale) del frigo ed eliminare i prodotti scaduti. Controllare anche quelli non scaduti nel caso in cui le confezioni siano già state aperte, come vasetti di sottoli, marmellate o salse che risultino strane, con colori diversi o l’apparizione di striature biancastre, tracce di umidità o buste sigillate che si presentino gonfie (segno di proliferazione di muffe). Attenzione anche ai formaggi, se producono muffa non prevista, meglio non rischiare con ripuliture artigianali, ma + consigliabile buttare tutto il pezzo. Le massaie più esperte hanno l’abitudine di riporre gli alimenti nel frigo in base alla data di scadenza: quelli acquistati di recente dietro rispetto a quelli in scadenza a breve. Lo stesso criterio usato dai supermercati, anche se per motivi diversi. La dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…” invece si riferisce agli alimenti che possono essere conservati fuori dal frigo, come la pasta, i legumi, le spezie. In questo caso l’opzione “preferibilmente” non vuol dire a tempo indeterminato, come alcuni interpretano, ma vuol dire che l’alimento è ancora commestibile, ma che inizia a perdere le sue proprietà organolettiche sempre di più man mano che ci si allontana dalla data di scadenza.
I cibi in frigo
In frigo vanno riposti gli alimenti deperibili, crudi o freschi. Per conservare al meglio i vari alimenti, la temperatura deve essere attorno ai 4 °C. Bisogna però ricordare che ogni zona, in realtà, ha una temperatura differente. La mensola in basso è la più fresca del frigo, lo sportello è quello meno refrigerato. I frigoriferi di nuova generazione hanno un display che riporta la temperatura interna, anche divisa in base ai diversi scomparti. Non bisogna, però, mettere tutta la spesa in frigo, anche se si tratta di alimenti freschi. Per esempio alcuni tipi di frutta, alcune verdure e gli agrumi in frigo si ossidano e diventano amari. La frutta e verdura acerba va tenuta fuori. Il pane può essere congelato, invece, quando è fresco. Ovviamente per ogni alimento, esiste un contenitore adatto a conservarne inalterate le qualità organolettiche. Specie se si vuole conservare, una volta tirato fuori dalla confezione originale. Ne abbiamo parlato in questo articolo su Consigli.it In questo approfondimento, invece, si descrivono i contenitori più adatti per il freezer.
Il contenitore per alimenti Mepal Rosti è utile per riporre molto cibo grazie alle sue grandi dimensioni. La chiusura del tappo a incastro è ideale per la conservazione di formaggi, salumi, frutta e verdura in frigorifero. Ma anche per pane, pasta o legumi in dispensa. Alla base una griglia removibile assicura una pratica pulizia.
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Utili per ogni tipo di alimento, i contenitori Marichef sono prodotti in acciaio inox. Oltre ad essere igienici, permettono la conservazione di ogni tipo di alimenti, specialmente vegetali e cibi già pronti. Inoltre le ciotole possono trasformarsi in pratici utensili da cucina. Adatte alla preparazione di cibi, alla miscelazione di ingredienti come farine o liquidi. All’interno contengono misuratore in litri.
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Ideale per organizzare gli spazi di frutta e verdura è il set composto da 4 cestini. Ognuno è profondo 25cm per 13cm di altezza. Dotati di un comodo manico per poter prendere i cestini dallo scaffale o dal ripiano del frigo. Inoltri sono facili da pulire, essendo realizzati in plastica resistente, si possono lavare in lavastoviglie o a mano. Attenzione, però, a lasciarli asciugare all’aria prima di riporre gli alimenti al loro interno.
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