Cambiano i tempi: il tradimento 2.0 non passa da baci e rapporti segreti. Almeno non per la maggior parte degli adulti americani e dei Millennials. Lo rivela un recente sondaggio commissionato da Desert News a YouGov, il leader internazionale degli studi di mercato.
Tradimento 2.0: il peccato passa in rete
Dal sondaggio condotto da YouGov è emerso che per la “generazione digitale” i flirt online sono una forma di tradimento. Anche il sito Fusion ha chiesto a 1.000 persone tra 18 e i 34 anni se credono che “le relazioni in rete” vadano considerate come tradimenti. Ebbene, l’82% ha risposto di sì.
L’ente di ricerca britannico YouGov ha coniato il termine “nomofobia” con cui si indica la paura di stare senza smartphone. La parola deriva da “no-mobile” e riflette una delle tendenze a cui assistiamo nella società contemporanea. Gli apparecchi digitali fanno parte della nostra quotidianità. Li utilizziamo mentre mangiamo, mentre facciamo la spesa, guidiamo, siamo in sala d’attesa e addirittura mentre parliamo. Chattare con qualcuno che non sia il nostro partner e scambiarsi tenerezze o faccine che tirano baci, equivale a entrare in rapporto con qualcun altro. Spesso anche profondi. O almeno che ci prendono nel profondo.
Tradimento 2.0: dal porno ai social
Lo studio sul tema dell’infedeltà online ha registrato dati interessanti. Il 19% degli intervistati considera tradimento il guardare film porno in rete da parte del partner. Il 16% i contatti del compagno/a con l’ex sui social. Per la ricerca sono stati analizzati 1.832 americani. Il 63% tra questi, considera quello online un vero e proprio tradimento. Ma c’è anche una percentuale che riguarda il sesso. Il 70% delle donne contro il 55% degli uomini. Insomma: il gentil sesso è ancora più convinto che un messaggio in chat o sui social equivalga a infedeltà.
Se la generazione dei nostri genitori e quella dei nostri nonni è ancora fermamente convinta che tradire voglia dire avere contatti fisici con un’altra persona, le cose sono ben diverse per i Millennials. I ragazzi dai 18 ai 34 anni, sono ancora più decisi: il 94% dei giovani non passerebbe mai sopra un contatto in rete del proprio partner.
Donne traditrici per natura
Se ci chiediamo chi sia più propenso a tradire, online o alla vecchia maniera, la risposta può arrivare dalla scienza. Lo scorso agosto, la rivista Vice ha pubblicato i risultati di una ricerca condotta dall’Università del Texas. Le donne tendono più degli uomini a sostituire i propri partner. Il professor David Buss parla della cosiddetta “ipotesi scambio-compagno”: si tratta di un vero e proprio rimpiazzo. Se la donna rimane sola, vedova o se crede che il compagno abbia perso di fascino, è pronta a scambiarlo con un nuovo partner.
Verrebbe da chiedersi: ma le donne che tradiscono, lo fanno sempre ed esclusivamente con uomini liberi?…