I jeans usati come tela sulla quale il tempo ha dipinto. Candiani, storica azienda di denim, ha realizzato un ‘esperimento’ per testare come il tessuto che producono si trasformi in base al vissuto di chi lo porta. L’azienda ha realizzato appositamente otto paia di pantaloni. E ha poi chiesto a otto dei suoi operai di indossarli per 6 mesi. Senza mai lavarli. Il risultato? E’ diventato una mostra itinerante.
Denim at work
Il tempo, il mestiere, l’uso quotidiano trasformano le tele di denim. Ecco che Candiani ha voluto raccontare una storia attraverso esse, e attraverso le persone che, con le loro mani, partecipano tutti i giorni alla produzione del famoso tessuto. Candiani Denim ha confezionato otto paia di jeans con le proprie tele, e ha chiesto a otto operai di indossarle per 6 mesi durante l’orario di lavoro, senza mai lavarli. Quello che di solito fanno le aziende chimicamente o meccanicamente, ovvero scolorire, usurare, invecchiare, lo hanno fatto il tempo e l’uomo con le sue azioni quotidiane. E dunque Candiani ha potuto vedere il risultato del tempo e dell’usura reale. Le otto paia di jeans sono state plasmate da coloro che le hanno indossate.
I jeans realizzati per l’occasione sono stati realizzati con due tipi di tela dalle particolari performance di comfort e resistenza. Pensate per il workwear. Si trattava di Sioux Preshrunk, il cui filato usato nell’ordito è stato disegnato 25 anni fa. Un denim autentico, non rigidido, con un giusto grado di elasticità per garantire libertà di movimento. E di Yesterday Glass, il cui filato è irregolare e riprende l’estetica dei primi tessuti deni, arricchito della trama stretch. Il finissaggio Glass è una schiumatura trasparente applicata sulla superficie del tessuto che conferisce maggiore brillantezza e agevola l’usura dell’Indaco nelle zone sottoposte a sfregamento.
I jeans utilizzati nel progetto e le foto dei dipendenti Candiani Denim sono diventati una mostra. Di recente proposta a Monaco di Baviera e al Denim Boulevard di Milano, verrà esposta durante l’estate 2017 presso il Candiani Development Center di Los Angeles.