Insonnia: una parola che mette in crisi tutti coloro che vedono il dormire quasi come un miraggio. Questo disturbo non rischia però solo di rendere ogni giornata lunga e difficile. Avere poche ore di sonno alle spalle, oltre ad aumentare il rischio di attacchi di cuore, depressione e l’obesità, renderebbe anche le ossa più deboli. A rivelarlo è stato uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Colorado. A capo c’è lei, la dottoressa Christine Swanson.
Insonnia: una minaccia per le ossa
Come riporta il Daily Mail, il team di ricerca ha reclutato dieci uomini. In tre settimane sono stati sottoposti a restrizioni nel sonno sconvolgendo il loro ritmo circadiano. Sei dei partecipanti avevano un’età compresa tra 20 – 27 anni. Gli altri quattro, invece, avevano più di 55 anni. Nel corso delle tre settimane, gli uomini si sono andati a letto ogni volta quattro ore più tardi rispetto al giorno precedente. La loro giornata è risultata essere di 28 ore anzichè di 24.
Lo studio
Dopo il periodo di prova, ai soggetti in questione sono stati prelevati campioni di sangue. Cosa è emerso? Tutti avevano livelli ridotti di un marker biologico legato alla formazione ossea (P1NP) mentre il marker deputato al riassorbimento (CTX) è rimasto invariato. Gli effetti sono stati più evidenti nei giovani: la riduzione del P1NP è stata del -27% contro il -18% degli anziani.
Christine Swanson ha spiegato i risultati dicendo: “L’alterazione dell’ equilibrio osseo può portare a una perdita di massa ossea causando osteoporosi e fratture ossee. I dati suggeriscono che i disturbi del sonno possono essere più dannosi per il metabolismo osseo se si presentano da giovani, quando la crescita delle ossa è fondamentale per la salute scheletrica a lungo termine”.
Il parere
Sarah Leyland, della National Osteoporosis Society, ha voluto dire la sua. “Il sonno insufficiente non è un fattore di rischio per l’osteoporosi. Questo studio ha però prodotto risultati interessanti.”