Quante volta capita di dimenticare il cibo nel frigorifero, fin quando non ci si accorge che ormai è andato a male. E quante volte non sapendo con precisione per quanto tempo un determinato alimento si conservi, si rinuncia a mangiarlo. È sempre buona norma non rischiare di consumare prodotti in fase di deperimento. Ma si può comunque tentare di evitare sprechi avendo un’idea più precisa di quali sono gli alimenti che si mantengono ancora dopo diversi giorni in frigorifero. Il Good Housekeeping Institute ha fornito un piccolo quanto prezioso aiuto in tal senso. Con una guida semplice e sintetica ha reso noti i tempi di conservazione degli alimenti più comuni. Ed ha, inoltre, fornito qualche utile consiglio per imparare a riporli nel frigorifero. Il Daily Mail ha pubblicato il contenuto di questo piccolo “vademecum”.
Quanto tempo si possono tenere gli alimenti in frigorifero?
Con una temperatura interna compresa, generalmente, tra 1 e 4 gradi, il frigorifero è in grado di rallentare il processo di deperimento del cibo. Seppure in maniera blanda. Questo significa che non possiamo sperare di poter mangiare un alimento dimenticato al suo interno per settimane. Ma spesse volte nemmeno per giorni. Cibi come il pesce e i crostacei, ad esempio, non si mantengono per un più di un giorno. Nemmeno nel frigo. La carne ha vita leggermente più lunga. Nella maggior parte dei casi, infatti, si mantiene dai 2 ai 4 giorni. Con punte di 7 nel caso del bacon e degli affettati stagionati o affumicati.
I tempi di conservazione sono più o meno gli stessi per la carne cucinata. Quelli confezionati sottovuoto si mantengono, invece, anche fino a due settimane. Frutta e verdura hanno vita più breve, da 1 a 4 giorni circa. Salvo per le drupacee e frutti “duri” che possono mantenersi fino ad una settimana. Più variabili i tempi di conservazione dei latticini. Se i formaggi freschi non si mantengono per più di 2 o 3 giorni, il latte si conserva fino a 4 o 5 giorni. Mentre i formaggi a pasta dura rimangono buoni fino ad una settimana, come le uova.
Come conservare i cibi in frigorifero
Gli esperti del Good Housekeeping Institute si sono espressi anche sui metodi da seguire per sistemare i cibi in frigorifero. Ottimizzando, così, i tempi di conservazione. Per evitare contaminazioni tra gli alimenti è, innanzitutto, fondamentale incartare i cibi accuratamente. Altrettanto importante è non introdurre nel frigo cibi ancora caldi che potrebbero far alzare la temperatura interna, accelerando il processo di deperimento anche degli altri alimenti. Aspettare, quindi, sempre che le portate siano fredde o a temperatura ambiente prima di riporle.
Il cibo giusto al posto giusto
Per creare le condizioni ottimali per la conservazione, anche la disposizione nei diversi ripiani e scomparti è molto importante. I condimenti andrebbero sempre sistemati nella parte alta del frigorifero. I latticini andrebbero conservati sui ripiani intermedi o inferiori. Su quelli più bassi andrebbero riposti carne e pesce. Frutta e verdura devono, invece, essere sistemate nell’apposito cassetto. Mentre nello sportello, la parte più calda del frigorifero, si possono riporre marmellate, conserve e sottaceti.
La scelta del contenitore
Importante anche utilizzare i giusti contenitori che garantiscano una perfetta conservazione, anche a basse temperature o addirittura sotto lo zero. Il recipiente giusto deve assicurare una chiusura ermetica, a prova di perdita. Ne esistono in plexiglass o in vetro speciale che consentano anche l’utilizzo direttamente nel microonde. Un altro metodo efficace per la conservazione è la chiusura ermetica che si ottiene con la sigillatrice, che consente di chiudere i sacchetti in maniera sicura per preservare la freschezza e proprietà nutritive.