Belli e attraenti fanno davvero pochi sforzi nella vita di tutti i giorni. Per la maggior parte delle volte sono aiutati a scuola, hanno successo sul lavoro e sono facilitati nelle rapporti interpersonali. Ma c’è il rovescio della medaglia? Secondo uno studio californiano sì.
Belli e attraenti: fortuna nel lavoro, meno nelle relazioni
Guadagnano di più, ma divorziano di più. Piacciono di più, ma hanno anche storie brevi. Se la bellezza è da tempo considerata dalla scienza un’arma per avere successo, è anche vero che non manca il “doppio taglio”. Lo dice uno studio pubblicato su Personal Relationships. La ricerca riporta dati simili a una precedente in cui emergeva il binomio belli e infelici. Ma anche a un’altra in cui si arrivava alla conclusione che gli “affascinanti” si separano più frequentemente rispetto ai “bruttini”. Christine Ma-Kellams, autrice dello studio e psicologa clinica ad Harvard e alla University of La Verne in California, ha voluto andare in fondo alla questione. I ricercatori hanno condotto quattro studi incrociati sull’argomento “attrattiva e durata relazioni”.
Nei primi due si è stabilito che il legame tra aspetto fisico e storie brevi esiste. All’interno di un test due donne che non si erano mai viste prima, hanno risposto ad alcune domande. Alle signore è stato chiesto di sfogliare annuali scolastici degli anni ’80 e indicare quali fossero gli alunni più affascinanti. In base alle ricerche sul loro attuale stato civile, si è scoperto che quelli che erano diventati uomini erano tutti divorziati o single. Successivamente alle due donne è stato chiesto un parere sulle coppie più belle dello star system. Anche in questo caso sono state indicate quelle che hanno avuto vita breve o che si sono separate.
I belli non ballano in amore
È stato accertato che chi ha relazioni durature non è attratto dalla bellezza altrui, a meno che non si tratti di semplice constatazione. In base a questo dato gli studiosi californiani hanno esaminato persone occupate o single che dovevano stabilire la bellezza di un soggetto del sesso opposto. I ricercatori hanno scoperto che a dimostrare più interesse nel “target” erano i partecipanti belli e impegnati. Questo, secondo gli autori, rivela “una responsabilità relazionale limitata dall’interesse destato da un partner alternativo.”
Un ultimo sondaggio riguardava le alternative che un soggetto può o meno desiderare. I partecipanti a cui venivano sottoposte immagini di persone meno attraenti di loro, davano voti più alti a immagini di persone attraenti del sesso opposto. A farlo erano maggiormente quelli che si dicevano insoddisfatti della loro relazione. Al contrario, chi era spinto a sentirsi meno attraente (con foto di persone più belle di loro) rispondevano in modo opposto. Come nelle precedenti ricerche, è emerso che i belli e attraenti hanno relazioni brevi perché si sforzano meno. Poco impegno nel mantenere i rapporti e consapevolezza di poter piacere, spingono a gettare la spugna. In questo senso, avere troppe possibilità non fa bene alla relazione.