Dipendenza smartphone: un concetto che ci assilla continuamente nell’era dell’iper-connessione. Sappiamo infatti che come possessori di smartphone e frequentatori assidui di social network, spendiamo tantissimo tempo con lo sguardo allo schermo. Con un telefonino in mano si cercano realtà diverse da quelle disponibili in maniera non virtuale e si esplorano interessi, gusti e comunità di appartenenza. Questo è noto. Più difficile invece quantificare il livello di dipendenza dell’uso da smartphone nelle nostre vite.
Quanto è importante infatti passare del tempo muovendosi attraverso la connessione dati del telefonino, e in che quantità tale fenomeno ci fa rinunciare ad altre attività molto piacevoli? Il The Telegraph ha elencato 7 attività alle quali siamo disposti a rinunciare pur di passare del tempo maggiore in compagnia del telefonino tra tono serio e faceto. Ve ne elenchiamo 4.
Dipendenza smartphone e sesso
Nel 2013 uno studio ha messo in evidenza come il 94% dei britannici preferirebbe vivere una settimana senza sesso piuttosto che senza telefonino.
Scarpe
Il 21% delle persone che ha risposto a un sondaggio della TeleNav ha dichiarato di preferire la rinuncia alle proprie scarpe piuttosto che a una settimana senza telefonino. Quindi sì a un paio di calzini e basta per andare a lavoro basta che il proprio smartphone rimanga al proprio posto.
Felicità
Dipendenza da smartphone e felicità. Adesso nemmeno il benessere personale è più indispensabile se comparato con il caro smartphone. Infatti i social e le app non vengono più utilizzate solo per connettersi nel nome degli interessi. Anzi, spesso ci si sceglie in base agli interessi che più odiamo o ci tengono distanti. Ci ha pensato la app Hate a mettere insieme profili simili sulla base degli odi reciproci.
Il partner
Dipendenza da smartphone: ci pensano Siri e Cuddlr. Bastano queste due parole, nomi noti di due app, per eliminare l’esigenza di partner in carne e ossa. Il primo servizio risponde a esigenze pratiche il secondo a quelle più sentimentali e di coccole. Provare per credere.
Si tratta di ‘sostituzioni’ che faranno di certo discutere. Non è poi difficile ipotizzare uno scenario futuro sempre più simile ad una vita virtuale piuttosto che reale.