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Classifica per chi viaggia: passaporti che contano di più

L’annuale Visa Restriction Index pubblica la classifica dei paesi che hanno l’accesso senza visto per poter viaggiare

Passaporti americani in classifica tra quelli più potenti
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La classifica dei passaporti più potenti interessa molti. Quando si viaggia, infatti, conta anche questo. Con l’accesso senza visto a 176 paesi, la Germania detiene il primato. Ha mantenuto la posizione numero Uno nella speciale classifica annuale in cui si evidenzia la libertà di viaggio. Ovvero la possibilità di muoversi senza visti da un paese all’altro. La Svezia rimane ancorata al secondo posto con 175 paesi. Seguono Danimarca, Finlandia, Italia, Spagna e Stati Uniti. I loro cittadini hanno diritto d’accesso senza visto in 174 paesi.

LA POTENZA DEI PASSAPORTI: DOVE VIAGGIARE SENZA VISTO

Va peggio per il Regno Unito, abituato a condividere per tre anni consecutivi, dal 2013 al 2105 compreso, il primo posto con la Germania. Scivola infatti al quarto posto. I viaggiatori britannici possono accedere senza visto in 173 paesi. Pakistan, Iraq e Afghanistan si collocano in fondo alla Henley & Partners Visa Restriction Index. Questi paesi hanno accesso senza visto per meno di 30 paesi in tutto il mondo. Il dato mostra un leggero cambiamento di classifica dello scorso anno. Che vede la Somalia in avanzamento dal fondo con accesso anch’essa, ora, in 30 paesi, ma la Siria retrocedere con solo 29.

COSA E’ CAMBIATO IN CLASSIFICA

In totale, 48 paesi hanno perso terreno nel corso dell’anno passato, retrocedendo in classifica da una a tre posizioni. E solo 42 hanno riconfermato le posizioni precedenti. Il Dr. Christian H. Kalin, presidente del Henley & Partners, afferma che nonostante alcune posizioni nella Top 10 siano rimaste le stesse dello scorso anno, il cambiamento del clima geopolitico potrebbe influenzare la classifica nel corso dei prossimi 12 mesi. I diversi ed importanti eventi recenti possono avere un forte impatto sulla mobilità globale. Compresi Brexit e l’elezione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Che possono essere interpretati anche come passi verso il limite di movimento per quel che riguarda i viaggi, considerando la creazione di barriere in entrata. Questa tendenza a frenare la libertà di viaggio è già evidente in alcuni passaggi della classifica.

I più grandi motori a indice di quest’anno sono stati Perù e Ghana. Il Perù è stato il più alto motore individuale, guadagnando 15 posti. Anche alcune nazioni insulari si sono evidenziate come Isole Marshall, Isole Salomone, Micronesia, Kiribati e Tuvalu che hanno guadagnato oltre nove posti. Al contrario, il Ghana ha mostrato il movimento più negativo, perdendoquattro posizioni in un anno. Brasile e Cina hanno aumentato la propria muovendosi di tre e due posti in avanti.

Mentre la Russia è scesa di tre posizioni, l’India di due e il Sudafrica di una. C’è, dunque, ancora un’enorme disparità nei livelli di libertà di viaggio tra i paesi. Nonostante il mondo stia diventando apparentemente più mobile. In generale i requisiti per il visto riguardano i rapporti di un determinato paese con gli altri. E tengono conto delle relazioni diplomatiche. Dei rischi per la sicurezza. E delle violazioni riguardo la regolamentazione sull’immigrazione.

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