Non è solo una questione di mancata intimità. Né tantomeno il mero bisogno di soddisfacimento fisico. Anch’esso ovviamente importante, per carità. Perché se si tende a simulare un orgasmo, o a soffocarlo, a non raggiungerlo, i problemi sono altri. E sono di coppia. Ovviamente non si parla di episodi casuali, ma di qualcosa che si protrae nel tempo. E che provoca, nella maggior parte dei casi, un bisogno di evasione. Nelle braccia di un altro. Ma a tradire non sono tanto gli uomini, quanto le donne.
A rivelarlo uno studio britannico pubblicato da Archives of Sexual Behaviour. Secondo questa ricerca le donne che fingono orgasmi sarebbero le più infedeli. Numeri alla mano: lo studio ha interrogato 138 donne e 121 uomini in relazioni etero. Mentre l’intensità e la frequenza degli orgasmi femminili aveva poca attinenza con gli effettivi tradimenti, c’è un forte legame tra il numero di volte in cui una donna finge un orgasmo e le probabilità di “extra”.
Quando hanno dichiarato di simulare un orgasmo, la probabilità che avessero tradito o che potessero farlo era più alta.
Il sessuologo Tammy Nelson ha sottolineato come l’80% del campione abbia confessato di mentire a letto. E, come tanti studi hanno dimostrato in precedenza, questo comporta un alto livello di insoddisfazione. Che comporta la ricerca di bilanciare in qualche altro modo.
Gli specialisti hanno precisato che per molte donne non è solo una questione di penetrazione. “La maggior parte delle donne ha bisogno di una stimolazione clitoridea diretta, di una durata che varia dai 7 ai 45 minuti, e a meno che non dia segnali evidenti quali sospiri o gemiti, è difficile capire se si è raggiunto l’obiettivo”. E se si pensa che un rapporto sessuale dura in media 5 minuti, una sorta di mancanza, per essere eleganti, risulta evidente. O no?